Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
    torna indietro
 

Home > Menu 1 > Sottomenu > Documento

back

LA DISTANZA DI SICUREZZA DA OSSERVARE RISPETTO
ALLA PROIEZIONE DI FRAMMENTI DI BOMBE

Mori Edoardo - George Klimi

Sommario: a) La fisica dei frammenti. b) Aspetti tecnici delle bombe e della bonifica di quelle inesplose . c) I tipi di bombe. d) Vari tipi di granate.  e) Bombe di aereo.  f) Bombe-mina. g) Spolette a scoppio ritardato. h) Danni i) Effetti della esplosione di una bomba all'aperto. l)Tipi di bomba impiegati da americani e inglesi. m) Profondità della bomba. n) Contenuto d'acqua nel terreno di impatto. o) Ambiente locale. p) Aree di sicurezza per l'esplosione di bombe. q) Quadro dei documenti ufficiali sulla bonifica. r) Regole per far esplodere la bomba sul sito di rinvenimento s) Elenco dei testi consultati.
- Appendice 1 - Istruzioni sull'uso dei files bas. Con esempi.
- Appendice 2 - Osservazioni al testo Scientific technical evaluation of explosive effects and consequences - safety distances (qd) and risk analysis  per un simposio tenuto dall'Esercito italiano nel  novembre 2016.
- Allegato 1: Pagine su numero e dimensioni dei frammenti,  estratte dal Waffentechnisches Taschenbuch della Rheimetall del 1977, tradotto in inglese.
- Allegato 2: Testo della Scientific technical evaluation, a cura delle FFAA, oggetto delle osservazioni in Appendice 1.

a) La fisica dei frammenti
Nel file http://www.earmi.it/balistica/Klimi-Mori_%20Shockwave.html ho presentato lo studio del prof. Klimi per tutta la parte matematica (e mio per la parte storico-tecnica) sugli effetti delle onde d'urto prodotte da una esplosione.

Avevamo già in cantiere lo studio circa i pericoli dei frammenti di bombe da temere in caso scoppio accidentale della bomba o in fase di disinnesco (casi fortunatamente rari, che nulla tolgono al merito e al fegato degli artificieri incaricati) quando è nata un po' di polemica per le esagerate zone di evacuazione ordinate dai militari in Italia, pari al quadruplo di quelle disposte altrove e non basate su nessuna evidenza scientifica. Si veda come necessario complemento, il problema, esposto ampiamente con numerosa casistica, alla pagina http://www.earmi.it/balistica/evacuazioni.html,  e abbiamo quindi deciso di portare a termine lo studio che è stato pubblicato su Researchgate.net con il titolo Exterior Ballistics of Fragments: Public Safe Evacuation Zone Related to Munition Disposal.

L'articolo è corredato da due listati in QBASIC che consentono di calcolare, il primo la gittata massima di oggetti sferici, il secondo quella di frammenti o schegge informi. Siccome questi frammenti naturali sono pezzi del guscio della bomba, oltre un certo peso sono necessariamente corpi piatti.

Il programma per calcolare la gittata dei frammenti si puo scaricare qui.
Il programma per calcolare la gittata massima di una sfera si può scaricare da qui.
Si vedano in appendice le istruzioni per il loro uso.

Allego una ampia esposizione su numero e forma dei frammenti tratta dal Waffentechnisches Taschenbuch della Rheimetall del 1977, tradotto in inglese.

Per le nozioni generali sugli esplosivi e sui frammenti si vedano le mie pagine
http://www.earmi.it/balistica/esplosivi.htm
http://www.earmi.it/balistica/frammenti.html

Il problema da risolvere è quello della gittata massima di quei frammenti che possono ricadere al suolo con una energia sufficiente a ledere; è noto che una palla di piombo da 10 g, in caduta libera, ricade al suolo con una velocità di circa 70 m/s e che provoca quindi solo una contusione.

Il problema è alquanto complicato dal punto di vista teorico perché il frammento è un corpo irregolare che ruota in modo disordinato così che offre una superficie sempre diversa al fronte dell'aria; si è cercato di assimilarlo ad un corpo o ad un cilindro o ad una superficie piana ottenendo coefficienti di forma di forma da 2 a 5. Si consideri quindi che alle elevate velocità iniziali di un frammento (in media 1000 m/s, ma si può arrivare anche a 1500 m/s), il frammento subisce un brusco rallentamento che lo riporta a velocità inferiori ad 1 Mach; perciò percorrerà il secondo tratto del suo percorso, e per un tempo di volo più lungo, avendo un coefficiente. di forma che meno si discosta da quello, ad esempio, di un proiettile poco aerodinamico come una sfera.
Nei calcoli di esempio abbiano adottato i = 1,2 per la sfera; è un valore con ampio margine di sicurezza visto che nel diagramma di Burgless-Coxe si indica
I = 2 per v = 200 m/s
i = 1,7 per v = 300 m/s
i = 1,4 per v = 400 m/s
Se perciò si assume che un frammento abbia lo stesso coefficiente balistico di una sfera, la sua gittata effettiva sarà sicuramente inferiore a quella della sfera.
Nel calcolo della gittata del frammento abbiamo introdotto un ulteriore margine di sicurezza attribuendogli un coff. i = 2 contro il valore i = 3 ricavato in alcuni esperimenti.

Paragonando le varie ipotesi di sfere e frammenti di acciaio si ottiene quindi la seguente tabella

Coff forma

Sfera
50 g

Sfera
200 g

Sfera
300 g

Frag
50 g

Frag
200 g

Frag
300 g

1,2

1025

1528

1700

512

707

891

2

656

983

1105

319

490

555

3

460

690

776

220

337

300

Da essa è facile concludere che un frammento ha una gittata massima di circa la metà della sfera di pari massa e che i valori adottati dalla prassi tedesca (300+300 metri per bomba da 250 kg, 500+500 per una bomba da 500 kg) sono adeguati.
Si consideri che il coeff. di resistenza aerodinamica di una sfera, per velocità attoron ad un mMach è pari a 0,45, quello di un cubo a 1 e quello di un cilindro a 0,8, quello di un'auto filante a 0,2. NB: Nei calcoli effettuati si è utilizzato il coeffciente balistico del proiettile, che tiene conto della sua massa e sezione, adattato alla legge di resitenza utilizzata, mediante e il cosiddetto "fattore di forma".

Riporto come curiosità il caso della enorme e disastrosa esplosione dl Mexico City nel 1984 quando esplose un deposito con oltre 10.000 m3 di GPL (quindi con pressioni e velocità iniziali inferiori a quelle della esplosione di tritolo) causando oltre 500 morti e 7000 feriti.
I frammenti si distribuirono come da immagine

frammenti Mexico

Per la maggior parte sono entro i 20-400 metri. Solo un cilindro e un serbatoio sferico che contenevano il gas arrivarono rispettivamente al 400 e 700 m, ma si deve considerare che avevano acquisito forme adatte a planare. I frammenti di bomba sono invece piuttosto piccoli e perciò i due tipi non sono confrontabili.

Si può quindi concludere, in modo del tutto ragionevole, con il conforto della scienza e della prassi, che una distanza di sicurezza di 400 metri di evacuazione totale + 400 metri di zona in cui è bene restare al coperto (casa, veicoli), è del tutto prudenziale per una bomba da 250 kg lordi (meno di 150 kg. di tritolo o esplosivo equivalente); la prassi ha dimostrato che con 300+300 metri di distanza di sicurezza non si sono mai verificati incidenti. Si tenga presente che
1) anche una eventuale maggiore velocità inziale dei frammenti incide relativamente in quanto la maggiore resistenza dell'aria li frena ancor più bruscamente.
2) Solo i frammenti con una certa massa giungono a distanze elevate.
3) Le formule matematiche sono state elaborate per frammenti che vengono proiettati in uno spazio libero senza ostacoli rispetto al terreno (emisfero di 180 gradi) cosa che in realtà non DEVE avvenire mai. La bomba è normalmente interrata e deve essere liberata da terra il meno possibile (lo stretto spazio necessario agli artificieri e loro macchine per lavorare in sicurezza). I margini della buca devono essere rialzati e vanno sistemati appositi schermi ferma schegge sui lati in cui le schegge potrebbero essere pericolose.
4) In tutti i casi in cui si deve far esplodere la bomba, e quindi senza artificieri presso di essa, un adeguato riempimento della buca con terra o con altro prodotti (ad es. sacchi di acqua) assicura che i danni saranno limitati agli edifici e contenuti entro i 100 metri.

 b) Aspetti tecnici delle bombe e della bonifica di quelle inesplose

Il problema della bonifica di un territorio da bombe inesplose è stato vissuto in modo drammatico dalla Germania.
 I dati che riporto sono contenuti in uno studio di fattibilità della bonifica di Oranienburg fatta nel 2008 dall'ing. Wolfgang Spyra. Il lavoro è stato poi utilizzato nel 2009 per la tesi di laurea del suo collaboratore Michael Katsch nonché nei testi elencati come fonti.

Gli alleati occidentali lanciarono un totale di circa 1,4 milioni di tonnellate di bombe sull'impero tedesco durante la seconda guerra mondiale, più o meno equamente diviso tra la RAF britannica e gli USAAF degli Stati Uniti. A tal fine l'aviazione delle Forze Alleate effettuò circa 1,4 milioni di decolli tra il 1940 e il 1945 e 21.000 aerei furono persi. Si consideri, ad esempio, che solo nella una zona industriale di Oranienburg, appena a nord di Berlino, su una superficie di 40 kmq caddero circa 10.000 bombe e vi sono state oltre 500 operazioni di disinnesco su una superficie di circa il 15% del territorio. In Germania ogni anno vi sono circa 5.000 segnalazioni di ritrovamenti nel corso di lavori di scavo. In Germania quindi vi sono stati studi teorici sulle misure di sicurezza da adottare, ma che poi hanno potuto essere concretamente adattati ed applicati ai casi concreti, tenendo conto ogni volta delle specifiche situazioni.

c) I tipi di bombe
Si parla volgarmente di "bombe" perché le bombe di aereo sono quelle con maggior contenuto di esplosivo e quindi atte a produrre maggiori danni se esplodono. In effetti i problemi si pongono anche per le granate lanciate mediate artiglierie. Ecco un esempio di tipologie.

Granata non sparata (mancano gli intagli sull'anello di forzamento)
granata

Granata sparata (con intagli)
granata

Granata perforante
granata perforante

Si noti il doppio anello di forzamento

d) Vari tipi di granate

Granate per mortaio o lanciagranate
tipi di granate

granate da lancio

e) Bombe d'aereo

bombe d'aereo

 f) Bombe-mina

bombe mina

Le mine aeree ( blockbuster ) furono utilizzate nella guerra aerea contro le città durante la seconda guerra mondiale dalle forze aeree tedesche, britanniche e statunitensi. Le mine aeree non vengono fatte esplodere - come suggerirebbe il nome - nell'aria, ma soprattutto a terra, innescate da detonatori ad impatto. Una mina aerea fatta esplodere direttamente nell'aria, tuttavia, ha un effetto distruttivo ancora maggiore perché la schermatura dagli edifici vicini è ridotta al minimo e l'onda di pressione è aumentata dalla riflessione obliqua. Però gli accenditori a distanza necessari a ciò non erano ancora utilizzati in quel momento.

Le mine aeree pesano diverse centinaia di chilogrammi fino a diverse tonnellate e sono state riempite fino all'80% del loro peso totale con esplosivi altamente esplosivi. Rispetto alle normali bombe multiuso, erano di solito considerevolmente più grandi: parecchi metri di lunghezza e fino a un metro di diametro, ma ricoperte da un guscio relativamente sottile, motivo per cui il guscio d'acciaio rappresenta solo una proporzione relativamente piccola in peso. Tuttavia, a causa di questo involucro debole e dell'elevato peso, c'era il rischio che la mina esplodesse a terra prima che il detonatore di impatto rispondesse. Per questo motivo, hanno sempre avuto più detonatori. In rari casi, le mine aeree sono state persino lanciate con paracadute. Quindi avrebbero potuto teoricamente, essere dotati di un timer.
A causa della sottile guaina d'acciaio, le mine aeree cadevano verticalmente. ma non potevano penetrare in profondità negli edifici o nel terreno, cosa voluta. I crateri di esplosione  erano quindi relativamente piatti o addirittura completamente assenti e anche l'effetto di frammentazione di queste bombe era relativamente basso.
L'onda di pressione, molto più forte di quelle delle bombe convenzionali, era devastante. L'onda di pressione falcia intere file di case e distrugge tutti gli edifici convenzionali in un raggio di 100 metri, strappa porte e infissi in aree aperte fino a un chilometro di distanza e frantuma i vetri delle finestre a una distanza di due chilometri. Se tali bombe esplodessero specificamente sulle aree residenziali, agirebbero sui tetti entro un raggio di diverse centinaia di metri. Per questo motivo, le mine aeree sono state anche utilizzate per fornire alle bombe incendiarie un buon accesso a soffitte e mobili facilmente infiammabili e per accendere grandi incendi; se i vetri delle finestre vengono distrutti a una distanza maggiore, il fuoco si diffonde ancora meglio perché le scintille possono entrare nei locali e accendere tessuti o carta. L'obiettivo sono tempeste di fuoco autosostentanti. Le strade diventano impraticabili per i soccorritori a causa dei detriti risultanti. Le vittime dirette delle mine aeree muoiono a causa delle elevate pressioni.
Vi erano di due dimensioni:
Da 12.000 lb, che furono nominate GP 12.000 Ib dagli inglesi e HC 12.000 Ib dagli americani, e che differivano solo leggermente l'una dall'altra; sono state variati in modo diverso nel tempo.
Il primo GP 12.000 Ib fu lasciato cadere nella notte dell'8-9 febbraio 1944.
Da 22.000 Ib, ancora una volta chiamati il ​​GP britannico 22.000 Ib e dagli americani HC 22.000 Ib. Nella forma e nella struttura, assomigliavano a quelle da 12.000 Ib e differivano nelle loro dimensioni. Non si sa nulla del loro primo utilizzo.
Il disinnesco di una di queste bombe da 1,8 tonnellate ha avuto luogo nel 2011 a Coblenza. Venne ritenuto che rottura di vetri e caduta di frammenti potessero verificarsi fino a  1800 m; stranamente si previdero danni agli edifici solo fino a 30 metri. Il costo totale dell'operazione fu di oltre 1,2 milioni di euro!

bombe e peso Immagini di bombe con il loro peso in lb

 bomba schma

Figura 13: Disegno tecnico di una bomba da 250 kg di tipo AN-M64

bomba schema

Figura 14: Disegno tecnico di una bomba da 500 kg di tipo AN-M65

Di fatto vennero impiegati principalmente i seguenti tipi di bombe
● 250 kg (   500 lb) General Purpose AN-M64,
● 500 kg (1,000 lb) Demolition o GP AN-M44 e
● 500 kg (1,000 lb) General Purpose AN-M65

Il contenuto di esplosivo è pari la 50 - 60%
Questi tipi di bombe sono stati sviluppati come bombe di uso generale e utilizzati contro vari obiettivi. Le bombe sono state progettate per caricare tipi di bombardieri americani e britannici. A tal fine essi dotati di imbragature per appenderle sia ad aerei americani che britannici; l'unità di coda era intercambiabile per adattarsi ai diversi tipi di aeromobili. Le designazioni di tipo M44, M65 ecc., per bombe della stessa massa, descrivono l'equipaggiamento della bomba con diversi adattatori di detonatori, spolette o tipi di collegamenti a vite.

Precise informazioni storiche suo tipi di bombe usate si trovano nel volume ufficiale di  Erich Hampe, Der zivile Luftschutz im zweiten Weltkrieg, Bundesanstalt für zivilen Luftschutz, 1963,  pagg. 537 e seguenti, in cui si scrive che per le bombe-mina si calcola un raggio di distruzione totale di 80 metri  e, con maggior precisione, a seconda del peso:

HC - Bombe mina

 Peso esplosivo

 Distanza

2 000 Lb

620 kg

60 m

4 000 Lb

1300 kg

80 m

8 000 Lb

3200 kg

100 m

12 000 Lb

3700 kg

110 m

L'esplosivo era formato da una miscela di tritolo e nitrato di ammonio in percentuale variabile  (50/50, 60/40 e talvolta 80/20). Chiaro è che la prima fila di case investire schermava dall'onda di pressione quelle dietro ad esse.

g) Spolette a scoppio ritardato
Vi sono poi bombe con spolette a scoppio ritardato (M101, M102, M103) o ad accensione chimica ritardata (M124, M125). In combinazione con la bomba esplosiva da 250 kg, i detonatori ad impatto con un ritardo era considerati come molto efficaci negli attacchi contro l'industria e gli edifici commerciali.
Le spolette con ritardo avrebbero dovuto in linea di principio essere utilizzate con una quota del 5% del carico totale di bombe, indipendentemente dal fatto che fossero incendiarie o esplosive. L'obiettivo era quello di ostacolare le misure antincendio. La metà delle bombe fatte esplodere con ritardo dove essere dotata di ritardo di 15 o 30 minuti, l'altra metà con una mescolanza di ritardo da 1 a 12 ore. L'uso di queste spolette mirava a ritardare il più possibile la ripresa del lavoro negli impianti di produzione perché ogni bomba rinvenuta doveva essere trattata dapprima come una bomba a ritardo.
La spoletta chimica funziona in base alla decomposizione chimica di un anello di celluloide nel detonatore, che viene utilizzato per bloccare il percussore a molla. L'anello di celluloide potrebbe essere rinforzato con dischi di celluloide al fine di prolungare il ritardo o prolungare il tempo di funzionamento dell'accenditore. La decomposizione chimica del fermo del percussore inizia quando la bomba viene sganciata a seguito della rottura di una fiala di vetro riempita di acetone. Un corpo aspirante sopra il blocco del percussore dovrebbe assorbire l'acetone e metterlo in contatto con i dischi o l'anello di celluloide. Una volta che il processo di decomposizione chimica della celluloide è progredito a tal punto che il blocco del percussore non può più resistere alla tensione della molla, il percussore si aggancerà al detonatore. L'innesco accende e trasferisce l'energia alla carica di trasferimento, che avvia l'accensione della carica principale della bomba.
Non ne trattiamo ulteriormente perché le bombe con spoletta a ritardo non sembra siano state impiegate sul territorio italiano.

spoletta di bomba

h) Danni
Per stimare il danno che può verificarsi quando viene fatta esplodere una bomba, è necessario considerare i possibili effetti dello scoppio della bomba sui beni da proteggere.
È difficile quantificare la gamma degli effetti dannosi della esplosione della bomba perché dipende da una varietà di fattori. In pratica, tuttavia, ci sono una serie di regolamenti che specificano le distanze di sicurezza e le aree pericolose per la manipolazione e la distruzione di munizioni.

i) Effetti della esplosione di una bomba all'aperto
L'effetto distruttivo di una esplosione di una bomba è costituito dagli effetti improvvisi dell'onda di pressione e dall'effetto di scheggia.
L'effetto di frammentazione di una, cioè l'effetto locale dipende, da :
• le dimensioni e la forma della bomba
• il tipo di esplosivo
• la brisanza degli esplosivi
• la profondità a cui è posta o penetrazione nel terreno
• le condizioni atmosferiche
• la natura della superficie del terreno ecc.

Inoltre, gli effetti della esplosione delle bombe dipendono dall'ambiente locale, cioè da quanto localmente la quantità e misura degli edifici o altri ostacoli assorbono, riducono o intensificano l'effetto delle schegge o l'effetto di pressione.

zone esplosione

La figura mostra l'effetto della esplosione della bomba come un diagramma schematico. Al centro della esplosione agiscono l'onda di pressione, i frammenti del guscio accelerati e terra o rocce proiettati.
Al margine di questa zona centrale di azione diretta l'onda di pressione è indebolita. Tuttavia, schegge e altri materiali accelerati dal sito di scoppio possono causare lesioni e danni. Un edificio massiccio vicino al luogo dell'esplosione può assorbire o riflettere l'onda di pressione. Frammenti e materiali volanti vengono catturati, in modo da creare una zona d'ombra dietro l'edificio. Solo la caduta di materiale che è stato accelerato verso l'alto può avere un effetto distruttivo in quest'area.
Non trattiamo dell'onda sismica prodotta dall'esplosione perché essa è stata studiata per l'esplosivistica civile e per il caso di fornelli di mina entro il terreno, casi in cui si può studiare in anticipo la situazione geologica. Poco vi è sugli effetti di una bomba interrata; se però la bomba è stata isolata dal terreno circostante gli effetti sono inferiori a quelli dell'onda esplosiva.

L'effetto dello scoppio di una bomba, per quanto riguarda l'effetto dell'onda di pressione e il volo di schegge sull'ambiente, dipende quindi da
a) il tipo di bomba (tipo, massa e massa esplosiva netta)
b) la profondità della bomba
c) il contenuto d'acqua della copertura terrestre
d) l'ambiente locale (sviluppo)

l ) Tipo di bomba impiegati da americani e inglesi
Le bombe inesplose trovate in Germania sono in gran parte bombe con una massa di 250 kg o 500 kg oltre alle bombe-mina (bombe pesanti) di cui si è già detto. La percentuale di esplosivi nelle bombe è approssimativamente dal 50% al 60%. Gli involucri delle bombe sono realizzati in acciaio trafilato. L'uso di questi tipi di bombe era principalmente finalizzato alla distruzione di edifici locali da parte dell'onda di pressione. L'effetto di frammentazione di queste bombe è un effetto secondario, ma a causa del raggio d'azione delle schegge rappresenta anche un pericolo.
In misura molto minore, sono state utilizzate bombe a frammentazione, in cui l'effetto di frammentazione è significativamente maggiore. A causa della percentuale inferiore di esplosivi, tuttavia, c'è meno pressione.

m) Profondità della bomba
La misura in cui l'onda di pressione e le schegge possono diffondersi spazialmente durante una esplosione dipende dalla profondità a cui si trova la bomba. La forma e le dimensioni del cratere derivano dall'effetto pressione della bomba e dalla resistenza di quanto le sta sopra, che a sua volta è decisivo per la portata effettiva e la direzione effettiva dell'onda di pressione e delle schegge. La esplosione di una bomba molto in profondità può, ad esempio, portare alla formazione di grotte nel sottosuolo senza che sia rilevabile un effetto di pressione e schegge sulla superficie. Quando vengono fatte esplodere, le bombe appoggiate sulla superfice del terreno creano un imbuto di proiezione o portano a una pressione su ambito maggiore e ad un maggior effetto di scheggia. In questo contesto si dovrebbe menzionare anche l'espulsione della terra causata dall'onda di pressione. I materiali per la protezione della terra, i materiali da costruzione o gli oggetti che ricoprono la bomba sono notevolmente accelerati, il che può anche causare danni dai corpi proiettati Gli effetti della profondità di una bomba sulla sua esplosione sulla pressione e l'effetto scheggia sono illustrati nella figura: 

cono esplosiione

Nel primo caso, la bomba che esplode si trova sotto la parte superiore del terreno e crea un imbuto di espulsione, il cui angolo di apertura determina l'effetto spaziale dell'onda di pressione e del fascio di schegge. Nel secondo caso, sul lato destro della figura, viene mostrata l'esplosione di una bomba che giace sulla superficie. L'onda di pressione e il fascio di schegge possono diffondersi senza ostacoli. Il tipo di sedimento che ricopre la bomba e lo spessore della copertura giustificano anche la resistenza meccanica che la copertura dell'onda di pressione oppone a una esplosione.

n) Contenuto d'acqua nel terreno di impatto
Il contenuto d'acqua del terreno (saturo, insaturo) influenza anche la resistenza meccanica del suolo. Fondamentalmente, la resistenza meccanica di un terreno aumenta con il suo contenuto di acqua; di conseguenza, il contenuto idrico di un suolo gioca un ruolo importante nel calcolo del cratere e quindi sull'effetto dell'esplosione. Maggiore è il contenuto d'acqua del sedimento circostante e quindi la sua coesione, minore è il campo di impatto dell'onda di pressione superficiale e l'effetto di scheggia nelle immediate vicinanze. D'altro canto, lo scoppio di una bomba nell'area del suolo saturo (negli strati sotterranei che portano le acque sotterranee) può causare danni a grande distanza, che inizialmente non sembrano essere collegati alla esplosione. Ciò deriva dal fatto che l'onda di pressione in una falda acquifera può diffondersi su grandi distanze senza grandi perdite di energia, poiché l'acqua è un mezzo incomprimibile.

o) Ambiente locale
La densità e tipo delle costruzioni e la loro presenza nelle vicinanze gioca un ulteriore ruolo decisivo per l'effetto a maggiore distanza di una esplosione. A seconda dell'altezza degli edifici e della loro vicinanza al sito di scoppio all'imbuto di espulsione, un edificio assorbe o riduce la pressione e l'effetto di frammentazione di uno scoppio di una bomba a diversi livelli. In determinate circostanze, tuttavia, l'onda di pressione può anche essere riflessa da un edificio, il che può aumentare localmente il suo effetto. Le proprietà materiali delle strutture strutturali sono decisive nella misura in cui possono resistere agli effetti meccanici di una esplosione.
La figura qui sotto mostra un esempio del cratere dopo l'esplosione una bomba rinvenuta sotto una stazione di servizio a Salisburgo nel 1965; la distruzione nell'area di proiezione è chiaramente visibile. Inoltre, ci sono gli effetti dell'onda di pressione e del volo delle schegge sull'ambiente, che danneggiano le persone e le proprietà. Fu un'auto-detonazione di una bomba americana da 250 kg con una spoletta chimica a lungo tempo. Oltre alla distruzione visibile, vi furono un morto e sette feriti.

cratere di bomba

Un altro esempio attuale dell'impatto della esplosione di una bomba si è verificato sull'autostrada A3 il 23 ottobre 2006. Una bomba inglese da 250 kg è esplosa durante dei lavori di costruzione. Lo scoppio è stato causato dall'uso di una fresatrice stradale utilizzata nell'area della bomba. Il conducente della fresatrice è stato ucciso dallo scoppio, i veicoli nelle immediate vicinanze sono stati danneggiati.
Inoltre, l'esplosione di due bombe da 250 kg con spoletta chimica a ritardo sull'isola di Schweines e ad Amburgo il 14 gennaio 2008 ha mostrato che l'impatto dell'ondata di pressione di una bomba non deve essere sottovalutato. I vetri delle finestre si sono rotti ad una distanza di oltre 800 m dal sito di scoppio.

p) Aree di sicurezza per l'esplosione di bombe
Esistono una serie di regolamenti nel settore militare, nonché nell' esplosivistica civile e per la bonifica di ordigni bellici, che definiscono le zone di pericolo e le distanze di protezione per la gestione e la distruzione degli ordigni, nonché di analoghi manufatti di acciaio. Queste zone possono essere utilizzate per la valutazione dell'area pericolosa in caso di scoppio  di bombe e definire le aree in cui si possono prevedere danni alla vita e alla salute di persone e cose in caso di esplosione. D'altra parte, al di fuori delle zone di pericolo o delle distanze protettive, non si prevedono generalmente danni alla vita e alla salute di persone o cose. La tabella qui sotto mostra una panoramica delle normative e delle distanze di protezione e delle zone di pericolo ivi definite, purtroppo ben poche uniformi. La normativa antinfortunistica tedesca BGV C24 richiede una distanza di sicurezza di 1.000 m per la tranciatura di corpi di acciaio; va tenuto presente che, contrariamente allo scoppio di bombe esplosive, la tranciatura viene generalmente eseguita con cariche di taglio, ad es. nelle demolizioni. In questo caso l'esplosivo non è circondato da un guscio d'acciaio. Si può quindi presumere che la distanza di volo delle schegge sia significativamente più breve. Il regolamento del servizio militare HDv 183/100 ne tiene conto. Qui viene mostrata una zona pericolosa di 1.250 m per lo scoppio di dispositivi o mine esplosive con un rivestimento metallico con una massa totale fino a 30 kg. La linea guida IMAS 10.20 delle Nazioni Unite (International Mine Action Standard) richiede una distanza di sicurezza di 1.000 m per far esplodere una granata con un calibro di 160 mm (circa 7 kg di esplosivo). Queste aree di pericolo designate si riferiscono ad esplosioni sulla superficie, cioè senza fosse di scoppio o pareti protettive, che possono ridurre le distanze di volo.
Per ragioni di sicurezza ed economiche, le esplosioni necessarie di bombe rinvenute, di solito avvengono nelle fosse in cui sono state trovate. Le distanze di sicurezza possono essere ridotte in determinate circostanze. Ciò dipende dalla profondità dello strato e dall'uso di attrezzature tecniche aggiuntive per smorzare l'onda di pressione e ridurre la rosata di schegge. Gli edifici nelle vicinanze possono anche assorbire i possibili effetti della esplosione.
Numerosi studi sono già stati condotti sulla diffusione e la riduzione dell'effetto di frammentazione spaziale di proiettili e bombe. Ad esempio, sabbia, torba, sacchi di acqua, balle di paglia, laminati o schiuma sono stati utilizzati in test esplosivi per ridurre proiezione di schegge.

Quadro di varie distanze di protezione e delle aree pericolose suggerite in caso taglio di acciaio e durante la manipolazione o distruzione di munizioni in Germania fino al 2008 (sono quindi generiche e non specifiche per bombe).

Regolazione sorgente

 Descrizione

Distanza di sicurezza
o zona pericolosa

BGV C24 BGV C24

Norme antinfortunistiche per associazioni professionali con istruzioni per l'implementazione, qui: secondo §§ 34 e 65 area di sabbiatura o barriera per sabbiatura di ferro e acciaio

1.000 m

Bundeswehr HDv 183/100

Regolamenti di attuazione per la distruzione di munizioni, qui aree di pericolo nella distruzione di munizioni da esplosioni in superficie, ordigni esplosivi e mine con un involucro metallico fino a 30 ka

1.250 m

Bundeswehr ZDv34 / 230

• Oggetti in cui le persone sono permanentemente o temporaneamente
• Oggetti che servono la fornitura o la sicurezza del pubblico
• Percorsi di traffico pubblico ad alta densità di traffico)
Nota: riguarda la manipolazione, non la sabbiatura con / delle sole munizioni a prova di manipolazione

400 m

Servizio internazionale di azione contro le mine delle Nazioni Unite (UNMAS) Standard internazionale sulle azioni contro le mine IMAS 10.20

 Linea guida IMAS 10.20 "Sicurezza e salute sul lavoro - sminamento sul posto di lavoro" degli International Mine Action Standards delle Nazioni Unite. Distanza minima di protezione per il brillamento di granate di calibro superiore a 160 mm

1.000 m

Distanza minima di protezione per il brillamento di munizioni sepolte con un peso esplosivo di 10 kg (per ogni ulteriore 10 kg di peso esplosivo, la distanza di protezione deve essere estesa di 100 m) secondo la tabella C.3.2.

500 m

Fonte storica: Wehrmacht
L. Dv. 764
H.Dv. 412
M. Dv. 872

Regolamenti ufficiali della Wehrmacht qui: brillamento di bombe esplosive superiori a 40 kg in fosse di scoppio

1.000 m

Qui: brillamento di bombe superiori a 40 kg senza pozzi

2000 m

Esempio di danni dovuti allo scoppio  di una grande bomba a Oranienburg: quando una bomba di 500 kg fu fatta esplodere vicino alla scuola Havel il 12 marzo 1997, furono trovati frammenti di bomba a 435 m di distanza e furono trovati lievi danni agli edifici fino a 150 m di distanza Tuttavia, va notato che la diffusione di schegge di pressione è stata mantenuta strutturalmente piccola con l'uso  di un doppio schermo.

Regole per far esplodere la bomba sul sito di rinvenimento
Nel sito di scoperta, gli esplosivi e le bombe esplosive possono essere distrutti se il pericolo per le persone è escluso in ogni circostanza e se l'oggetto inesploso è così lontano dagli edifici e dalle strutture che devono essere protetti da non causare danni significativi.
Bombe ed ordigni inesplosi che sono penetrati nel terreno e che devono essere distrutti sul posto devono essere scoperti solo quanto basta  per poter applicare la carica esplosiva al guscio. Quindi il cratere viene riempito di terra e viene creato sopra di esso un cumulo di terra in modo tale che ci sia almeno 2,00 m di terra sopra la bomba. Questo tipo di procedura può essere eseguito per far esplodere le bombe:
fino a circa 100 kg di peso e almeno 20 m di spazio libero
fino a circa 300 kg di peso e almeno 40 m di spazio libero
oltre 300 kg di peso ed almeno 60 m di spazio libero,
lontano da edifici vicini o altre strutture in pericolo e se il cratere risultante non presenta ulteriori svantaggi, ad es. portare ostacoli sostanziali al traffico, alla distruzione delle reti sotterranee della città, ecc.

Se, a causa di circostanze particolari, ordigni inesplosi devono essere distrutti nel luogo di scoperta, e se si devono prevedere danni agli edifici vicini e altri sistemi che devono essere protetti, occorre prendere tutte le precauzioni per limitare i danni causati dall'esplosione. A tale scopo, il sito di deve essere circondato da muri di terra protettivi, pareti a doppio strato ben ancorate con terra pressata fra i due strati e altri dispositivi di schermatura, a seconda della posizione. Se necessario, gli edifici in pericolo devono essere preventivamente rinforzati con strutture in legno. Tutte le finestre dell'edificio in pericolo possono essere aperte e bloccate. I principali dispositivi di intercettazione delle linee di gas, acqua ed elettricità devono essere chiusi. L'area intorno al dispositivo esplosivo deve essere mantenuta libera dalle persone chiudendolo accuratamente. Devono essere disponibili interventi (ad es. Vigli del Fuoco) per combattere i danni che possono derivare dall'esplosione. L'esplosione può essere effettuata solo quando tutti i rapporti sui preparativi per la sicurezza sono stati ricevuti dal responsabile delle operazioni.

r) Elenco dei testi consultati
(N.B: non vuole essere una bibliografia, e non ne ha né la forma, né la sostanza, ma è solo un elenco di testi alla buona per coloro che volessero utilizzarli a loro volta. Ho messo le indicazioni che consentono di trovarli in Internet.)

- A model for the Determination of flyrock range as a function of Shot conditions. Prepared for United states department of the interior. Bureau of mines, Pittsburgh, Pennsylvania 1979
- Flyrock riskaJanuary 2007 TN LITTLE,
Researchgate. net/publication/265303310_flyrock_risk
- A manual for the Prediction of blast and fragment loadings on structures, Department of energy Albuquerque operations office 1980
- The Scientific papers of Sir Geoffrey Ingram Taylor Volume III, Aerodynamics and the mechanics of Projectiles and explosions Edited by G. K. Batchelor, Trinity college, Cambridge 1963
- Brl. Report no. 4055, The initial velocities of fragments from bombs, shells, and grenased By Ronald r. Gurney, 1943
- Measurement and analysys of blast fragmentation Editors Jose a. Sanchidrién Crc press 2013
- A guide for explosion and Bombing scene investigation. Written and approved by the Technical working group for bombing scene investigation 2000
- Journal of battlefield technology, vol 6, no 2 july 2003. A method for predicting natural fragmentation of warheads Joanna Szmelterl
- G0-02 Natural ressources Canada. Guidelines for quantified risk assessments at ports And wharves
- Explosives regulatory division Explosives safety and security branch 2000
- A model for injury from fragments generated by the explosion of Munitions - Department of chemical engineering, Loughborough university of Technology, Loughborough, Leicestershire
- International IATG 01. 80 (2° ed. 2015) Ammunition technical Guideline Formulae for ammunition management
- ARL-TR-127,1 Army research laboratory An efficient technique for , the collection and analysis of Fragment mass distributions. From fragmenting munitions By j. Terrence Klopcic, 1996
- ARL-TR-2220, Benchmark tests and analyses for ordnance fragmentation and propagation models by John Starkenberg and Warren W. Hillstrom 2000
- SC~4205(TR), Maximum missile ranges from Cased explosive charges By ‘ R. H. Bishop-, July 1958
- The experimental study of the blast from bombs and bare charges Author(s): g. Grime and h. Sheard Source: proceedings of the Royal Society of London. Series a, mathematical and physical Sciences, vol. 187, no. 1010 (nov. 1946 357—380
- Blast effects of high explosive charges detonating in cylindrical Steel tubes Manfred Held TDW-Gesellschaft für Verteidigungstechnische Wirksysteme) Propellants, explosives, pyrotechnics 25, 307—311 (2000)
- Faculty of Enginering. Univrsity of f wollongong year 2003, A review of methods for predicting Bomb blast effects on buildings A. M. Remnnikov
- AD- B007-377, Memorandum report no, 2509 Calculations or fragment velocitjes . from’naturally fragmenting munitions R. Karpp w. W. Predebon 1975'
International journal of advanced and applied sciences. Prediction of aerodynamic coefficients for irregularly shaped body using Numerical simulations Alan Catovic, Elvedin Kljuno 2018
- AD~784 978, Computation of wbeght, velocity, and angular distributions of fragments from naturally fragmenting weapons H. M. Sternoerg Naval ordnance laboratory 1974
- Updated blast effects and consequence models in ddesb techn Robert t. Conway, naval facilities engineering and expeditionary warfare -Brandon fFyman, 2018
- Blast effects on buildings Second edition. Edited by David Connie, 1995
- Prediction of prijmary fragmentation characteristics of cased munitions Michelle m. Crull, Army engineering & support center, Huntsville 1992 ?
- Debris throw model for accidental explosions in a complex Industrial environment Malte von Ramin, Alexander Stolz Chemical engineering transactions 2016
- Determination of f ragment impact sensitivity prediction methods Edmund Swider Hyla Napadensky Edward Hahn IIT research institute 1983
- Enhanced fragmentation modeling Peter Rottinger, Richard Pong, -Picatinny arsenal, s. d.
- Charron Yves, Estimation of velocity distribution of fragmenting warheads using a Modified gurney method 1979
- Evaluation of the debris throw from the 1992 Explosion in the Steingletscher installation in Switzerland Journal of hazardous materials 56 (1997) 149—167 Peter Kummer , 1996
- Sandia report Unlimited release Printed august 1993
- Experimental and numerical studies of High-velocity impact fragmentation M. E. Kipp. D. E. Grady. J. W. Swegle
- DOE explosives safety Manual 2008
- AD-A013 634, Fragment and debris hazards T. A. Zaker Department of defense explosives safety board Washington, d. C. July 1975
 - AD-PO05 363, Fragment hazard investigation program: Prediction of quantity distance requirements for Mass-detonating ammunition using a Monte Carlo simulation Model W. D. Smith, Naval surlace weapons center
- AD-772 480 Fragment weight distributions from naturally fragmenting cylinders Loaded with various explosives H. M. Sternberg Naval ordnance laboratory White oak, Maryland 12 october1 1973
- REPORT NO. DPS/TW-200/3 J. T. Dempsey, Infantry and aircraft weapons division v Report on Fragmentation of shell, 115-mm, 1960
- Picatinny arsenal Dover New jersey. Testing manual Subject: fragmentation testing procedures 1950
- An efficient adaptive procedure for three-dimensional fragmentation simulations A. Pandolfit and m. Ortizi 2001
- Modelling and simulation for ballistic protection Adrian Rotari u, Eugen na Military technical academy Bucharest, Tromania s. d.
- Technical paper no. 12 - fragment and debris hazards. Department of defense explosives safety board 1975
- Swerisk, Fast calculation of risk in eod operations Staffan Harling & Johan Pelo Swedish defence research agency, Se-164 90 Stockholm Sweden 2008 ?
- AD-A965 255, Fragment hazard study Edward B. Ahlers 1969
Explosive weapon effects – final report, GICHD, Geneve, 2017
- AEDC-TR-70 291, Free-flight measurements of sphere drag 5 at subsonic, transonic, supersonic, and hypersonic speeds for continuum, transition, and near-free~molecular flow conditions. A. B. Bailey, and J. Hiatt 1971
 - Primary fragment characterization tools: a ddesb technical paper 16 update Susan hamilton, pe; us army engineering and support center; huntsville, al 2013 ?
Jimmie c. Orley,. Improvised explosive devices: pipe bombs 2001
- Journal or geophysical research vol. 72, no. 6 Effect of air drag on particles ejected during explosive cratering A. E. Sherwood 1967
- IOP conf. Series: journal of physics: conf. Series 1009 (2018) analysis of the high speed gas flow over a sphere in the range Of mach numbers 2—12 Nakharchenkols, makotovl
- JRC TECHNICAL NOTES Simulation of the effects of an air blast wave Martin larcher 2007
- Lees' loss prevention in the process industries: hazard Identification (Messico) 1990?
- Doe/tic-11268 A manual for the Prediction of blast And Fragment loadings On structures 1980
- AD- P005 364, Drag. coefficients For Irregular fraghents By Frank Heccieakey . Naval surface Heapona center Dahlsren. -1980 ?
- Drag coefficient measurements for Typical bomb and projectile fragments Miles . Miller U. 8. Army research, development and engineering center Aberdeen 1990
- Pergamon international journal of impact engineering 24 (2000) 171—201 Model for ballistic fragmentation and behind-armor debris A. l. Yarin. Roisman 1998
- Projected area and drag coefficient of high velocity irregular fragments That rotate or tumble John f. Moxnes Norwegian defence research establishment. 2017
- Nasa technical memorandum 109015 f ‘i l Aerodynamics of a sphere and an oblate spheroid For mach numbers from 0. 6 to 10. 5 including some effects of test conditions M. Leroy spearman And Dorothy o. Braswell August 1993
- Ulrika Nystrom, Kent Gylltoft . Numerical studies of the combined eflects of blast and fragment loading. International journal of impact engineering, . 2009.
- Pergamon international journal of impact engineering 26 (2001) 443~452 Numerical study on hypervelocity acceleration of Flyer plates by overdriven detonation Of high explosive Zhi-yue liu‘, Shiro Kubota and Shigeru Itoh‘ 2001
- OP 1458, Fragmentation data On Bombs and projectiles 1945
- Explosion hazards And evolution W. e. Baker 1983
- Pergamon international journal of impact. Engineering 28 (2003) 11292 Relation of fragment with air shock wave intensity for Explosion in a. Shell Qi zhanga‘, Chang-qing miaoa, Da-chao lina‘b, Chun-hua baia 2003
- Safety distance calculations for Multi-liem fragmenting munitions D. a. Jones and g. Kemister 1997
- Aedc-tr-66-59, Sphere drag measurements in an Aeroballistics range at high velocities and low Reynolds numbers A. B. Bailey 1966
- Bericht nr. 1486 3602 Thun, 10-juni 1999 Splitterballistik und Splitterwundballistik Autor: b. P. Kneubuehl
- The future of safer science and Integration of ddesb’s risk-based explosives siting tool withess 2010 ill
- Pad-783 941, The Ggurney formula: variations on a Theme by Lagrange Sigmund j. Jacobs Naval ordnance laboratory White Oak, Nmaryland, june 1974
- The drag coefficient of very high velocity Sphere-3* A. I. Hodges“ New Mexico institute of mining and technology 1957
- TNMA TECHNICAL NOTE 10. 20 I 01 Version 2. 0 Amendment1, 2, july 2013 Estimation of explosion Danger areas 2013
- ORDNANCE AND EXPLOSIVES TOOLBOX: Safety technologies for oe programs. Michelle Crull and Joseph Serena . . Us army engineering & support center, Huntsville. 1992
- Varhead performance calculations for threat hazard assessment. Andrew c. Victor. Victor technology. San Rafael, California. 199 7?
- Trajectory programming for maximum range. George Leitmann
- Maximum horizontal range of volcanic ballistic projectiles ejected during explosive eruptions at Santorini caldera, K. i. Kkonstantinou 2015
- Der zivile Lutschutz im zweiten Weltkrieg. Dokumentation und Erfahrungsberichte über Aufbau und Einsatz. Bearbeitet von -Erich Hampe, Präsident der Bundesanstalt für zivilen Luftschutz. 1963
- AD-A013 634, Fragment and debris hazards, -T. A. Zaker, -Department of defense , -Washington, 1975
- Journal of hazardous materials, Analysis of the LPG disaster in Mexico city, C. M. Pietersen, 1988
- Michael Katzsch .Methodik zur systematischen Bewertung von Gefahren aufgrund von Bombenblindgängern aus dem Zweiten Weltkrieg am Beispiel der Stadt Oranienburg, Cottbus 1009
- Wolfgang Spyra, Mittel- und langfristige Konzeption der Kampfmittelräumung in Oranienburg – Begutachtung zur Abwehr von Gefahren für die öffentliche Sicherheit und Ordnung unter Berücksichtigung der Aspekte Wirtschaftlichkeit und Verhältnismäßigkeit, Oranienburg 2008
- U.S. Department of Justice, A Guide for Explosion and Bombing Scene Investigation. 2000.

 

APPENDICE 1

ISTRUZIONI SULL'USO DEI FILES BAS
Con esempi

I due programmi per il calcolo su oggetti sferici e su frammenti, sono alegati algli articli su Researchgate, cone scritto sopra.
Essi sono stati programmati in Qbasic e recano perciò l'estensione BAS. Questi spesso vengono bloccati dal servizi di posta elettronica, ma sono file di testo e possono essere rinominati in TXT.
Essi non sono più direttamente eseguibili da Windows 10, ma occorre ricreare l'ambiente virtuale DOS.
Il programma di più comodo impiego per tale scopo è QB64 scaricabile da
https://www.portal.qb64.org/

Si installa in una cartella e si copiano i file BAS entro la stessa cartella.
Si lancia il programma cliccando sul file qb64.exe e si apre la finestra blu.
Cliccare su FILE e poi su OPEN e appare l'elenco dei file BAS eseguibili.
Si clicchi su quello desiderato in modo che compaia il listato e poi su RUN e su START.
I due file sono allegati anche in formato EXE, eseguibili direttamente in Windows 10 e il programma qb64 ha il comando per creare un file EXE da un file BAS , file che poi è eseguibile direttamente in Windows 10.
Li allego qui in formato compresso. Possono essere scaricati anche dal sito Researchgate ove sono i testi originali del prof. G. Klimi, sopra già linkati.

Dopo aver lanciato uno dei due programmi, inserire i dati richiesti; non usare la virgola ma solo il punto:
Coordinate initial x0 = 0 , y0 = 0
Departure velocity = m/s
Departure angle (la gittata massima si ha fra i 20-35°)
Form Coefficient i = 1.21 (Table 1). Per la sfera si può assumere pari a 1,2; per i frammenti almeno pari a 2
Mass of Fragment in kg =
Density of fragment = kg 7800 per acciaio e 11000 per piombo
ICAO atmosphere:
Temperature of air = 15 Celsius,
Propellant temperature =15 Celsius
Pressure = 750 mm Hg;
Humidity (50 %) = 0.5
Range wind 0 m/s
Cross wind 0 m/s
Integration Step = da 1 a 10; basta inserire 1 poiché influisce poco sulla precisione.

qbas

Ecco alcuni esempi già calcolati:

Palla di piombo 10 mm V 400 i = 1.2

DATI
noname
RISULTATO
 noname

Palla di piombo 5,8 g vel 1000 m/s

DATI
noname

RISULTATO
noname

Palla di acciaio da 100 g V. 1000 m/s i = 102

DATI
noname

RISULTATO
noname

Palla di piombo da 100 g a 1000 m/s i = 1,2

DATI
noname
RISULTATO

noname

Frammento Peso 100 g i = 2

DATI
noname
RISULTATO
noname

Frammento Peso 500 g i = 2 corr

DATI
noname

RISULTATO
noname

APPENDICE 2

OSSERVAZIONI SULLE ISTRUZIONI ITALIANE-NATO

Scientific technical evaluation of explosive effects and consequences - safety distances (qd) and risk analysis 

Le regole indicate nel testo appena lincato e seguite in Italia sono immotivate e non corrisponono né a studi scientifici né a quanto si fa in altri paesi, cme sopra dimostrato. Qui alcuni appunti su quanto esse siano sommarie.

Per l'onda di sovrappressione si indica la formula
D= K x  C^1/3

Non si dice e non si capisce che cosa sia K, se x sia il moltiplicatore o altro; è un coefficiente … segreto. A logica può essere solo riferito alla distanza; ma quella effettiva o quella scalata? C indica la massa in Kg.
noname   
Quindi forse K sta per la distanza reale, x è il segno di moltiplicazione, ma il risultato corrisponde a quattro volte quello reale, il che è cosa ridicola. Se si applicasse alle bombe a mano il lanciatore sarebbe da considerare a rischio quanto il bersaglio!

Non viene detto neppure in quale unità di misura viene espresso il risultato D; però subito dopo si fanno esempi in kilopascal  (1 atm = 100  kp circa). Ma si ottiene un risultato accettabile solo se si tiene conto che nella formula si deve inserire non la distanza effettiva. ma la distanza scalata. Per Sadowski 140 kg di TNT a 50 m dànno una sovrappressione di poco meno di una atm, sia nell'aria senza ostacoli che sulla superfice terrestre.

Distanza pericolosa per frammenti
Viene proposta questa formula

D = 110 * C ^0,164

Per 140 kg di TNT si ha:

D = 110 * 140 kg ^ 0,164 = 247 m.

Non capisco che cosa si intende con questa distanza del tutto illogica.

Gittata massima
Viene proposta questa formula:
D = 976, 4 + 172,5 * ln(140) = 1828 m.
È misura non confortata da alcuna evidenza scientifica: forse hanno utilizzato esperimenti fatti con sfere di piombo (densità 11.000 kg/mc)   contro 7500 dell'acciaio. È poi insensato aggiungere per ogni quantitativo di esplosivo un valore fisso di 976,4  metri, valore uscito dal cervello di Giove, come dimostra il decimale; un valore del genere, da sommare semplicemente, viene inserito  a braccio: forse si voleva inserire un valore base di 300 metri, poi malamente trasformato in piedi! Ma per certi frammenti il valore di 200 metri è già al limite della loro gittata.

Massima altezza verticale
Viene proposta questa formula

0,932 * 1828 ^ 0,974  = 0,932 * 1096  =   1022  m

Il valore quadra con il calcolo per frammenti di piombo di qualche decina di grammi; ma non vale per pesi maggiori o per frammenti di acciaio o con diverso coefficiente balistico: già un frammento di 200 gr non supera i  300 m.

Grossi frammenti
Trovo scritto che testate, fondello e altri grossi componenti possono arrivare fino a 3.048 m. Devono aver usato una formula poiché altrimenti non si spiegherebbe la ridicola precisione (se fosse un dato statistico di casi reali il valore sarebbe tondo).

Se si prende la testata di una bomba da 250 kg, del diametro di 36 cm si può calcolare un volume, tolti i vuoti, di 100 dmc; pari a 7,5 kg di acciaio.  Qualunque programma di calcolo balistico ci dice che a qualunque velocità iniziale essa parta, non supererà mai i 300 metri di distanza. A meno di suppore che esso abbia un perfetto coefficiente aerodinamico, pari a quello del miglior proiettile realizzabile e perfettamente stabilizzato.

Poco realistico è anche il metodo di barriere da creare attorno alla bomba da disinnescare  (bastione HESCO, contenitore fatto con tondini metallici, che al suo interno può alloggiare grandi quantità di terra e sabbia) e così raffigurato:
Hesco

Prevedono cioè una buca quadrata di 18 metri di lato (25 m in diagonale) con la bomba al centro lontana 10 metri dalle pareti verticali alte 8 metri. Ciò significa che i frammenti possono uscire dalla buca con un angolo di  35°; sembra proprio studiato per ottenere la massima gittata e il massimo pericolo! Se la distanza attorno alla bomba fosse di tre metri, l'angolo si ridurrebbe a 65° e i frammenti avrebbero una gittata ridotta forse del 20%.
Si devono infatti conciliare due esigenze: quella di restringere al massimo l'area di pericolo e di danni in caso di scoppio non voluto o di brillamento guidato, e quella di consentire agli artificieri di operare con adeguato spazio per l'estrazione della spoletta o per lo svuotamento del guscio mediante l'uso di apparecchiature manuali o teleguidate; quindi un anello su cui possano spostarsi.  Mi rimane difficile da credere che siano necessari 320 mq.

ALLEGATO 2

Pagine estratte dal testo Rheinmetall (Waffentechnisches Taschenbuch 1972 -1982) - Tradotto in inglese

 

Bolzano, 10 febbraio 2020