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Il problema della proiezione di
frammenti ad opera di una esplosione concerne sia i frammenti
dell’involucro contenente l’esplosivo (bomba, proiettile, ordigno) sia
i frammenti della struttura demolita dall’esplosione.
Le variabili sono troppe perché si
possa costruire un modello matematico preciso e si possono dare
solo indicazioni di massima per valutazioni orientative. Ogni dato di
qesto scritto va usato con molto spirito critico, tenendo sempre
presente che la mia compertnzna in materia è limitata!
Gli effetti sono molto variabili anche in relazione alla massa dell’esplosivo.
L’esplosione provoca un’onda d’urto con un elevato picco iniziale
che si esaurisce in pochi millisecondi; poi la pressione cala
lentamente. Come l'onda passa, la pressione oscilla una o più volte tra
fasi positive e negative. Quando la pressione è al di sopra di
quella ambientale, l'onda d'urto si dice in fase positiva. La
condizione opposta è chiamata la fase negativa. A causa della
differenza di pressione all'interno dell'onda d'urto, l'aria viene
portata da alta a bassa pressione. Questo crea un vento di
esplosione, che può essere di notevole velocità, oltre 160 kmh. La
velocità di propagazione è costante (velocità del suono). La pressione
riflessa può essere da 2 ad 8 volte quella diretta.
L’onda d’urto è caratterizzata da un fronte di pressione che quando
incontra un ostacolo in parte lo attraversa e in parte viene riflessa
con un’onda pulsante.
Onda di pressione
L'argmento è stato ampiamente trattato nella pagina generale sugli esplosivi a cu si rinvia. Ecco una tabella delle pressioni in bar calcolate per 5 kg di TNT-equivalenti alle varie distanze
Per una bomba a mano di 160 gr di TNT-eq si ottiene 320 psi =22 kg/cmq iniziali.
La formula vale per una esplosione libera; se l’esplosivo è a contatto
con il suolo il picco di pressione in orizzontale può arrivare a
dimezzarsi.
È stato calcolato il livello di pericolosità della sovrapressione sul corpo umano:
1,5 kg/cmq : lesioni minime
2,5 kg/cmq : lesioni modeste
3 kg/cmq : lesioni gravi
10 kg/cmq : lesioni mortali
Una protezione con indumento balistico diminuisce il rischio del 25% .
Questi dati sono intesi per grandi masse di esplosivo, oltre il
quintale; infatti a parità di pressione, la lesività decresce se
diminuisce il quantitativo di esplosivo in quanto diminuisce il tempo
di azione del picco di pressione.
Ecco il grafico che indica il picco di sovrapressione e la pressione
dinamica in funzione della distanza dall’origine dell’esplosione di un
kg di TNT.
E questi sono i danni prevedibili alle strutture :
Kg/cm |
psi |
Danni prevedibili alle strutture |
0,010 – 0,015 |
0,15-0,22 |
Rottura dei vetri di finestre |
0,035 – 0,07 |
0,51-1,1 |
Piccoli danni in alcuni edifici |
0,07 – 0,12 |
1,1-1,8 |
Pannelli di metallo deformati |
0,12 - 0,20 |
1,8-2,9 |
Danni evidenti ai muri |
oltre 0,35 |
oltre 5,1 |
Demolizione di edifici in legno |
0,28 – 0,5 |
4,0 -7,0 |
Danni gravi a costruzioni in acciaio |
0,40 – 0,61 |
5,8-8,7 |
Danni pesanti a edifici rinforzati |
oltre 0,7 |
10-11,6 |
Demolizione di ogni tipo di edificio |
Ricordo che :
1 psi = 6'894,76 Pa = 6,894 kPa = 0,069 bar = 0,703 mH2O = 51,715
mmHg = 0,689 N/cm² = 0,068 atm = 0,0703 kg/cm² = 144 lbf/ft² = 2,31
ftH2O.
1 km/cm2 = 14,22 psi
L’esplosione
di un ordigno o di una bomba o di un proiettile provoca la proiezioni
di frammenti di varie dimensioni. Una grossa bomba d’aereo
si frammenta in oltre 2000 pezzi il 50% dei quali va da 1,5 a 10 grammi
di peso. Frammenti di artiglieria con peso di 0,3 - 0,5 gr. producono
ferite penetranti, anche nel torace, fratturano ossa facciali e tibia
se hanno una energia cinetica di 100-120 J/cmq . Penetrano nel muscolo
per 6-8 cm.
La forma dei frammenti (salvo i casi di
involucri preintagliati) è estremamente variabile con bordi
frastagliati, come se il materiale fosse stato strappato; quindi sono
molto taglienti. Essi raggiungono velocità di 1000-1500 m/s ma, a causa
dell’elevata resistenza che oppongono all’aria e quando hanno un peso
inferiore a mezzo grammo, non sono più letali dopo 5 metri di volo.
È quasi impossibile individuare un modello matematico della balistica dei frammenti, men che approssimativo.
Esiste una formula (formula di Gurney) che consente di
calcolare approssimativamente la velocità iniziale di un frammento
Dati:
C – La massa della carica esplosiva
M – La massa dell’involucro
V – Velocità iniziale dei frammenti
- La Costante di Gurney relativa all’esplosivo usato e che indica
il calore di esplosione in J/kg. Essa viene espressa in unità di
velocità (ad es. millimetri per microsecondo o chilometri per kg). In
via molto approssimativa essa è pari a 1/3 della velocità di
detonazione.
Ecco i valori della costante per alcuni esplosivi:
Esplosivo |
Costante |
Composition B |
2770 |
Composition C-3 |
2680 |
Cyclotol 75/25 |
2790 |
HMX |
2800 |
LX-14 |
2970 |
Octol 75/25 |
2800 |
PBX 9404 |
2900 |
PBX 9502 |
2377 |
PETN |
2930 |
RDX |
2830 |
Tetryl |
2500 |
TNT |
2440 |
Tritonal |
2320 |
Se la carica ha forma di cilindro, come in bombe o proiettili esplosivi , la formula da usare è
Se la carica è sferica
La velocità massima inziale che sia assume raggiungibile da un frammento è di 4600 m/s
Esempio: trovare la velocità iniziale di frammenti di una bomba a mano M-61
La M-61 utilizza 185 g di Comp-B (costante di Gurney = 2770 m/s)
e l’involucro pesa 210 g. Il rapporto fra carica e metallo
è
M/C = 210/185 = 1,135
Utilizzando il fattore per oggetti di forma sferica K = 3 / 5 si ha
v o = 2100 m/s ; in realtà i frammenti di una
bomba a mano non superano i 1500 m/s e sono innocui dopo 250
metri circa.
Ecco i dati sperimentali per i frammenti di una bomba a mano russa:
Peso/grammi |
Vo m/s |
0,116 |
1570 |
0,168 |
819 |
0,195 |
1430 |
0,198 |
1074 |
0,200 |
972 |
0,300 |
840 |
La seguente tabella sperimentale per un proiettile da 105-mm M1 dà una indicazione realistica sul comportamento dei frammenti. La distanza massima raggiunta dal frammento più pesante e più veloce è 590 m. Il raggio di rischio è di circa 100 metri, ma con un calo drastico di probabilità di colpire un avversario oltre i 25 m. dal punto di impatto. La bomba è considerata sicuramente letale entro i 5 m. In genere nei proiettili il rapporto esplosivo involucro è di 0,1 – 0,2.
Peso Kg |
Vo m/s |
Dist max m |
0,093 |
1235 |
591 |
0,070 |
1484 |
569 |
0,039 |
1577 |
484 |
0.043 |
1225 |
471 |
Un’altra formula consente di valutare la perdita di velocità del frammento dopo un certo percorso è la seguente:
In cui ρ è la densità dell’aria (1,2 Kg/mc)
Cd è il coeff. aerodinamico
A l’area sezionale del frammento
S la distanza in metri
M il peso del frammento in kg
Sia ad esempio da trovare la velocità a 100 metri dalla scoppio di un frammento di M61. Se:
Vo= 2100 m/s
A= 1 cmq
Cd = 0,5
m = 2g
ρ = 1,2
si avrà
A 6 m Vs sarebbe di 1920 m/s, a 10 metri 1800 ms; a 20 m 1555.
Il problema è ovviamente di stabilire il coeff. aerodinamico da
impiegare; 0,5, come suggerito nell’esempio sopra riportato, è il cx
per un proiettile ideale che viaggia a 6 Mach, con variazione possibile
fra 0,4 e 0,6; ma un frammento rotante presenta una resistenza
infinitamente maggiore (anche 7 volte). Se si assimila il frammento ad
un dato si ha un cx di 0,8 per velocità subsoniche e di 1,5 - per
velocità ultrasoniche, con buoni risultati:
Il calcolo può comunque essere fatto con qualunque programma di
balistica /ad es. Winballit) utilizzando un coefficiente aerodinamico
pari ad 1,5 se si assume un comportamento del frammento simile a quello
di una sfera e pari a 2 se si assume che esso opponga la stessa
resistenza all’aria di un cilindro.
Questo appare essere il coefficiente più realistico considerando che il
frammento viaggia con un movimento rotatorio vorticoso e con una forma
e superficie continuamente variabili. Quando la velocità del frammento
scende sotto la velocità del suono il cx va ssunto pari a 0,8 - 1.
In pratica il frammento oppone, istantaneamente, al flusso d'aria relativo, un'area (superficie proiettata) durante il volo a causa del tumbling o della rotazione. In prima approssimazione il frammento può essere concepito come collocato con diversi orientamenti nel flusso d'aria, in un intervallo temporale discreto, nel quale si possa definire un particolare numero di Mach uguale in tutto l'intervallo temporale di riferimento. Se si mediassero nell'intervallo tempo considerato, tutte le variabili fluidodinamiche associate allora potremmo utilizzare un coefficiente aerodinamico pari ad 1,5 (comportamento del frammento simile a quello di una sfera) o pari a 2 (comportamento del frammento simile a quello di un cilindro): quest'ultimo appare essere il coefficiente più realistico considerando che il frammento (assimilabile ad un parallelepipedo) viaggia con un movimento rotatorio vorticoso proiettando sempre una differente superficie nel flusso d'aria relativo. Quando la velocità del frammento scende sotto la velocità del suono il Cx andrebbe assunto, nelle ipotesi di partenza, pari a 0,8 - 1. Ma i coefficienti che ho indicato sopra a naso, corrispondono abbastanza agli studi teorici.
Per
il brillamento di proiettili, per il caso in cui sia non possibile una
proiezione tale da non consentire di raggiungere la massima gittata, si
consiglia una distanza di sicurezza, assolutamente sovrabbondante, data
dalla formula:
D = 370* Peso/kg^1/5, nel caso di un solo proiettile e di
D = 650*Peso/kg^1/5, nel caso di proiettili accatastati.
Per altre informazioni si veda la pagina sugli Esplosivi .
email - Edoardo Mori |
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