Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Patetici incapaci - Armi da caccia (DL 24-6-2014 n. 91) Convertito con la legge 11 agosto 2014, n. 116

Il decreto legge 24 giugno 2014 numero 91 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 144 del 24 giugno 2014 contiene all’articolo 16 alcune modifiche alle norme venatorie; in particolare all’articolo 13 comma 1della legge 157 del 1992 viene aggiunto alla fine il seguente periodo: “i caricatori dei fucili ad anima rigata ripetizione semiautomatica impiegati nella caccia non possono contenere più di due cartucce”.
È di tutta evidenza che chi al Ministero ha scritto la norma (ed ha fatto bene) voleva togliere ogni dubbio a coloro che insistono con testardaggine interessata a sostenere che non si deve applicare in Italia la norma dei trattati internazionali che già stabiliscono che sul terreno di caccia un’arma semiautomatica  non deve poter sparare più di tre colpi e che perciò il caricatore o il serbatoio devono essere limitati momentaneamente a due colpi.
Purtroppo però, la norma, così come è stata scritta, non rende affatto chiaro che la limitazione deve esistere solo sul terreno di caccia. Il che lascia ascia ampio spazio alla fantasia malata dei funzionari ministeriali di sostenere che un’arma semiautomatica a canna rigata non sportiva non dovrà mai avere un caricatore con più di due colpi, perché altrimenti non è più da caccia ma arma comune di cui se ne possono detenere solo tre esemplari!
Il genio incompreso che ha scritto la norma si è poi dimenticato che si può parlare di serbatoi fissi o mobili, ma che se parla solo di caricatori si vuol dire che un’arma può avere un serbatoio fisso di qualsiasi capacità, ma che se essa è mobile deve contenere solo due colpi! Vien quasi da dire: bel colpo!
Lo so che sarebbe una interpretazione insostenibile sul piano pratico, in quanto la legge consente comunque di detenere caricatori di qualsiasi capacità e quindi si dovrebbe giungere ad affermare che è lecito avere per la stessa arma un caricatore a due colpi da caccia e un caricatore a più colpi…… che però non deve essere usato; ma chi ci assicura  che il già sullodato genio non se ne esca ad affermare che l'arma da caccia la deve importare solo con caricatore da due colpi, anche se poi si va a cacciare in Africa?
Sarà senz’altro bene che qualche anima pia faccio presente al governo che in sede di conversione è meglio modificare la frase in questo modo:
“Durante l’esercizio della caccia il serbatoio od il caricatore dei fucili semiautomatici a canna rigata deve essere limitato in modo non facilmente reversibile sul posto, così che l’arma non possa sparare consecutivamente più di tre colpi complessivi”.

È meglio non parlare di serbatoio di due colpi perché vi potrebbero essere armi che non consentono l’introduzione manuale di una cartuccia nella camera di cartuccia e si creerebbe una disparità di trattamento.

Per le altre norme venatorie modificate dal DL si veda questo articolo.

***

Quanto sopra, lo avevo scritto a giugno; ora è uscita la legge di conversione e si possono tirare le fila

Testo del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, coordinato con la legge di conversione 11 agosto 2014, n. 116.

La modifica definitiva è la seguente

“Art. 13 Mezzi per l’esercizio dell’attività venatoria.
1. L’attività venatoria è consentita con l’uso del fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12, nonché con fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a millimetri 40. I caricatori dei fucili ad anima rigata a ripetizione semiautomatica impiegati nella caccia non possono contenere più di due cartucce durante l’esercizio dell’attività venatoria e possono contenere fino a cinque cartucce limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale.

Il Parlamento, con la legge di conversione 11 agosto 2014, n. 116,  ha convertito in legge il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 ed la frase relativa al numero di colpi usabili in armi semiautomatiche a canna rigata è stata corretta con la precisazione che la limitazione si applica durante l’esercizio dell’attività venatoria. L'interpretazione è facile:
-  La legge sulla caccia, art. 13 già prevedeva che il caricatore doveva essere limitato a due colpi solo durante l’attività venatoria;
- Il legislatore ora ha solamente voluto introdurre la precisazione che la disposizione si applica anche alle armi semiautomatiche a canna rigata  (la norma parla di “anima rigata” perché qualche sapientone giuridico ha pensato che qualcuno potesse applicare la norma  anche alle canne rigate esternamente!);
- Quindi rimane fermo che la limitazione del caricatore (e del serbatoio fisso, anche se chi ha scritto la norma se ne è dimenticato) si applica solo all’arma sul terreno di caccia.

Purtroppo il parlamento ha introdotto una ulteriore disposizione in cui si dice che l’arma semiautomatica a canna rigata può avere il caricatore fino a cinque colpi “limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale” (complessivamente potrà sparare  6 colpi).
Il che è una cosa imbecille. Sono anni che scrivo che un artigiano bravo a limare le bascule non si deve permettere di limare le leggi, perché non è il suo mestiere! Ma a quanto pare qualcuno insiste e fa fare delle figure meschine a qualche parlamentare che, bontà sua, gli presta orecchio!
La disposizione è imbecille per vari motivi:
- È in contrasto con la direttiva europea 2009/147/CE, come applicata pacificamente in tutt’Europa. Anche in Francia, dove vige una gran liberà in materia di armi da caccia, “è vietato l’uso di ogni arma a caricamento semiautomatico che permette lo sparo di più di tre colpi senza la reintroduzione di munizioni” (l'emploi de toute arme à rechargement semi-automatique permettant le tir de plus de trois coups sans réapprovisionnement). Tra l’altro, con maggior competenza dei nostri esperti, vieta anche l’uso per la caccia agli ungulati di munizioni con non raggiungano almeno i 1000 Joule a 100 metri di distanza.
Ciò significa che il primo verde che farà ricorso alla Corte di Giustizia Europea otterrà la dichiarazione di  nullità della disposizione, con la nostra solita figura da peracottari.
- È priva di senso perché per la caccia al cinghiale non è assolutamente necessario avere 6 colpi a disposizione, né per ucciderlo, né per difendersi, e si va incontro alle richieste solo di chi spara colpi a vanvera, con aumento notevole del rischio di incidenti. L’alternativa è semplice: o in Italia vi sono i cinghiali più cattivi d’Europa o noi abbiamo i cacciatori più coglioni! Ho il sospetto che la norma sia stata richiesta più per favorire il mercato delle armi che non i cacciatori.
 
- È stata scritta con la cultura giuridica di chi ha nozioni apprese al bar dei cacciatori o chiacchierando in armeria; che cosa vuol dire in concreto “limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale”? Come si fa a stabilire che caccia un tizio intende effettuare? Certo, se egli è imbrancato con altri per una cacciarella, egli può sostenere in modo credibile che  sta facendo la caccia al cinghiale; ma negli altri casi?
Nulla vieta ad un cacciatore di uscire di casa per cacciare le pantere (ogni tanto ne scappa una dalle gabbie!) e quindi chiunque può uscire con un fucile a 6 colpi affermando che sta cacciando cinghiali, anche se in zona non se ne sono mai visti; ma che succede se incontra un cervo? Le ipotesi sono tante:
- fa finta di non vederlo; ma come convince il guardacaccia che non cacciava cervi?
- caccia proprio cinghiali, ma il guardacaccia gli contesta che poteva anche cacciare altri animali; come si difende?
- spara ad un cinghiale e lo sbaglia; come dimostra al controllore, che c’era proprio un cinghiale?
- rapidamente scambia il caricatore da 5 colpi con uno da 2 colpi che tiene in tasca; è in regola, ma se arriva il guardacaccia prima che abbia fatto in tempo a sostituire il caricatore, che gli succede?

Il mio consiglio: a caccia portate sempre un fucile in cui non entrano più di tre cartucce e non ve ne pentirete mai!

(21 agosto 2014)

 

 


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