Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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La fessura canna-tamburo


Revolver per suicidi!

Un inconveniente dei revolver rispetto alle pistole semiautomatiche è la perdita di pressione dei gas in coincidenza con il gioco che necessariamente deve esistere tra il tamburo e la canna (ma non bisogna trascurare che anche in una pistola vi sono perdite di energia utilizzata per il movimento dei pezzi). Questo gioco, specie in passato, poteva comportare perdite di energia del proiettile fino al 30%, così annullando la maggior potenza nominale delle munizioni. Tra l'altro l'influenza della fessura varia in relazione alla velocità di combustione della polvere e quindi rende imprevedibile la velocità finale in relazione alla lunghezza della canna, Si ricorda che i fabbricanti misurano la velocità iniziale delle loro munizioni per arma corta in canne con culatta chiusa e lunghe 212 mm, così che i dati di fabbrica ben poco ci dicono sulla effettiva velocità realizzata in un'arma.
Il Nagant aveva cercato di ovviare al difetto nel suo famoso revolver in cui il colletto del bossolo al momento dello sparo impegnava l'inizio della canna, ma il suo sistema non poteva essere generalizzato.
Una semplice e geniale soluzione è stata escogitata nei cannoni automatici d'aereo, con cadenza anche di 1800 colpi al minuto; in essi la parte della camera di cartuccia compreso tra bocca del bossolo e piano di culatta della canna è costituita da un manicotto mobile, costruito come uno stantuffo con anelli di tenuta, che il proiettile e i primi gas che escono dal bossolo spostano in avanti di quel minimo che basta a premerlo contro il piano di culatta ove viene trattenuto dalla pressione stessa dei gas.
Vediamo ora di esaminare più a fondo il problema.
Il gioco tra canna e tamburo nelle pistole moderne va da 0,1 mm. a 0,25 mm il che, con una canna di calibro 9 mm, sta ad indicare uno sfiato quale si avrebbe da un foro di 2-3 mm di diametro. Però bisogna tener presente che al momento delle sparo la pressione fa aumentare il gioco ulteriormente in relazione alla qualità ed elasticità del materiale con cui è costruito il castello. Quanto più alta la pressione dei gas, tanto maggiore sarà il quantitativo di gas che sfiateranno.
Nei revolver in genere si usano polveri offensive a rapida combustione (polveri vivaci) con cui il massimo della pressione si raggiunge già dopo pochi millimetri di percorso del proiettile. La pressione è quindi già calata quando il proiettile passa la fessura e consente ai gas di sfiatare. Queste polveri però non sono adatte per munizioni di grosso calibro in cui le pressioni salirebbero a livelli inaccettabili e perciò si ricorre a polveri progressive; con queste il picco di pressione si ha con un certo ritardo che lo porta a verificarsi in prossimità o coincidenza con la fessura, con uno sfiato e una perdita di energia maggiore che può annullare il vantaggio della maggior potenza.
Vediamo un esempio pratico
Si abbia una cartuccia cal. 38 sp. e palla di 10,2 grammi, caricata una volta con polvere offensiva (g. 0,237 di R1-Norma) e una volta con polvere progressiva (g. 0,715 di R3-Norma) in modo da ottenere la stessa pressione di 1085 kg/cm² ). Per calcolare il punto in cui si trova la base del proiettile nel momento di massima pressione ci serviamo del procedimento di Heydenreich (vedi il capitolo sulla Balistica interna) e troviamo che esso sarà avanzato di circa 10 mm nel primo caso e di circa 17 mm nel secondo caso. Se ora spariamo le cartucce in una canna manometrica di 152 mm. otterremo le due curve P1 e P2 di figura 1 da cui si vede come la polvere offensiva, a parità di condizioni iniziali, perda più rapidamente in velocità ed in energia.

diagramma

Se ora prendiamo una cartuccia cal. 357 magnum con polvere progressiva (R2-Norma) e la spariamo prima in un'arma senza fessura e poi in un revolver otteniamo le due curve qui sotto riportate in cui la linea tratteggiata è quella relativa al revolver, disegnata in base ai dati medi della letteratura americana, e da cui si ricava la perdita di pressione ed energia in relazione alla lunghezza del percorso complessivo del proiettile nella canna (la lunghezza della canna sarà circa 20 mm di meno) . Perdita rilevante perché superiore al 40%.

diagramma

Dalla figura si rileva come la perdita sia ben maggiore se la canna è più corta; con una canna di 64 mm, essa diventa del 50%.
Ma allora quale è la lunghezza di canna che consente di avere il risultato più vantaggioso? Se si assume come dato di esperienza che non ha senso di aumentare di un cm la lunghezza della canna se non si guadagna almeno lo 1% in velocità, si vede che non ha senso, per la cartuccia in esame, una lunghezza superiore a sei pollici; per il cal. 38 sp. si otterrebbe un valore di 4 pollici.

Riporto qui alcuni dati sperimentali che dimostrano la differenza di energia in diverse armi

Cartuccia

Canna chiusa

Revolver

 

152 mm

152 mm

152 mm

102 mm

51 mm

38 sp

         

Remington

368 J

296 J

 

275 J

234 J

Alta velocità

605 J

440 J

 

377 J

306 J

357 magnum

221 mm

212 mm

     

Western Super X

980 J

840

780

700

570

Remington

980 J

680

620

530

510

41 Magnum

212 mm

212 mm

     

Palla piombo

860 J

700 J

616 J

555 J

 

Semiciamiciata

1620 J

1420 J

1150 J

980 J

 

L'esperto americano Edward M. Yard già nel 1964 aveva compiuto degli esperimenti per stabilire quanto varia la velocità in relazione alla larghezza della fessura, usando una apposita apparecchiatura in cui questa larghezza poteva essere progressivamente aumentata ogni volta di un centesimo di pollice; l'esperimento consentì di accertare che già con una fessura di un millesimo di pollice (0,0254 mm) si ha una caduta consistente di velocità, che poi, al crescere della fessura, cala in modo lineare.

Dalla curva si vede che già con tale fessura si ha un calo del 2-3% che poi continua a decrescere dello 0,95% per ogni millesimo di pollice in più
Come curiosità egli segnala che in alcuni casi, con una fessura di mezzo millimetro, si verificava che il cane del revolver si riarmasse da solo, ottenendosi una specie di revolver semiautomatico! Ciò è dovuto all'eccessivo spazio che si crea dietro al bossolo che al momento dello sparo viene proiettato violentemente contro il percussore.


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