Enciclopedia delle armi - a cura di Edoardo Mori
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Il Vademecum UITS e il diritto delle armi

Se il buongiorno si vede dal mattino, per l’UITS è una brutta giornata! Mi riferisco al libretto appena pubblicato ed intitolato Vademecum attività istituzionale dell’UITS.
Il testo contiene il seguente severo ammonimento: “tutto il materiale contenuto nella presente pubblicazione è tutelato da copyright e non può essere riprodotto in nessuna sua forma, anche parziale senza l’autorizzazione scritta dell’UITS”; in un primo momento mi ha intimorito, ma poi ho visto la legge sul diritto d’autore che consente di pubblicare brani di un’opera a fini di studio e che il vademecum, essendo stato pubblicato con soldi pubblici gode della tutela morale degli autori, ma non certo del diritto di restare privato e riservato.
Perciò mi azzardo a riportare ciò che ho letto nelle prime 20 pagine, dedicate ad esporre succintamente il diritto delle armi e che non è certamente esente da pecche. Ecco quanto ho rilevato e che riporto evidenziato con diverso carattere.

a. Armi da fuoco
Sono armi da fuoco qualsiasi arma portatile a canna che espelle, è progettata ad espellere o può essere trasformata al fine di espellere un colpo, una pallottola o un proiettile mediante l’ azione di un combustibile propellente.

In lingua italiana si dovrebbe dire “È arma da  fuoco qualsiasi arma”. Ma poi che cosa vuol dire “espellere un colpo”? È un non senso ed infatti è solo una stupida invenzione dello stupido traduttore italiano della direttiva; in tutte le altre lingue c’è scritto “che espelle una carica di pallini”. In inglese shot, in tedesco Schrot, in francese plombs, in spagnolo  perdigòn, è così via per tutte le altre lingue. Sembra proprio che i traduttori più ignoranti li abbia sempre l’Italia.

b. Parte di arma - È  parte di arma qualsiasi componente o elemento di ricambio , ecc.....
Altre “parti” di arma aventi le caratteristiche di cui sopra, possono essere considerate parti di arma.

Frase che non è nella legge e senza senso; le parti sono quelle elencate, punto e basta, a meno che non si riesca ad immaginare una parte appositamente progettata per un’arma ed indispensabile al suo funzionamento. Io, per le armi comuni da sparo, non ho mai trovate.

Devono, invece, essere considerati ancora vietati i caricatori idonei alle armi da guerra, e comunque quelli di cui la disciplina del D.L.vo 204/2010 e D.L.vo 121/2013 hanno espressamente vietato la detenzione ai privati.
Non è vietato ogni caricatore “idoneo alle armi da guerra” che sarebbe un qualsiasi caricatore che può essere inserito in un’arma da guerra; sono vietati solo i caricatori specificamente in dotazione ad un’arma da guerra. Come può fare un cittadino a sapere dove può essere infilato un caricatore quaalsiasi?

non sono mai da guerra pistole semiautomatiche (salvo quelle in calibro 9x19 NATO) e le rivoltelle (anche se in 9x19);
Perché, secondo gli esperti balistici dell’UITS vi è un calibro 9 × 19 NATO diverso dal nove para o dal nove Luger? Se su di una cartuccia vi sta scritto 9 × 19 Nato, significa solo che è stata prodotta per la Nato e non che sia un calibro tecnicamente diverso dal 9 × 19. Altrimenti si ritorna quella vecchia opinione, che sciocchi periti hanno instillato nella Cassazione, secondo cui ciò che importa sono le scritte e non il calibro!

Dal 05.11.2013 non possono più considerarsi armi comuni - e ne è vietata la detenzione - le armi che siano state prodotte o importate, dopo tale data, con capienza di oltre 5 colpi, se armi lunghe, o 15 colpi, se armi corte, (tranne le armi sportive utilizzate dalle federazioni sportive C.O.N.I.); possono ancora detenersi tuttavia le armi comuni, non sportive, detenute precedentemente a tale data.
Sfugge il significato dell’ultima frase. Perché si parla solo delle armi non sportive? Forse che le armi sportive non possono più essere detenute?

- tutte le repliche di armi ad avancarica monocolpo e le armi ad aria compressa o a gas, di potenza non superiore a 12,7 Joule (sino a 7,5 Joule se destinate ad attività agonistica), sono liberamente acquistabili da maggiorenni e non vanno denunziate;
Sfugge del tutto significato della frase; in primo luogo di potenza si può parlare solo in relazione alle armi ad aria compressa e non alle armi ad avancarica le quali ovviamente hanno la potenza di un’arma da fuoco. Ma poi da dove è uscita la nozione di queste armi ad aria compressa da 12,7 J che sarebbero liberalizzate per tutti, salvo quelle destinate ad attività agonistica che sarebbero liberalizzate solo fino a 7,5 J? Chi ha scritto la frase ha fatto un incredibile pastrocchio fra norme sulle carabine ad aria compressa che sparano pallini di piombo e norme (non ancora regolamentate ufficialmente) sugli strumenti paintball.

Armi liberalizzate ad avancarica  ..
- è vietato cacciare con esse.

Che sia vietato cacciare con armi ad avancarica è cosa tutta da dimostrare e non si comprende perché mai dovrebbero essere vietate: è consentito persino l’arco.

La detenzione di armi comuni da sparo è attualmente consentita nei seguenti limiti
quantitativi .. .. otto armi rare o artistiche.

Bell’idea, ma purtroppo il legislatore ha sempre messo le armi rare o artistiche fra le armi antiche; per il legislatore non esistono armi comuni moderne soggette a un regime giuridico facilitato in quanto rare o artistiche. Si veda in proposito, del tutto chiaro, il decreto ministeriale 14 aprile 1982.

Detenzione munizioni
- per portare le munizioni non occorre licenza (mentre occorre per il loro acquisto) quando detenute regolarmente;
- il porto/trasporto di munizioni oltre il quantitativo massimo detenibile (v. sopra) è però vietato, salvo licenza ex art. 51 TULPS- 97 Reg. Es. TULPS.

Proprio all’UITS si sono dimenticati di spiegare che i tiratori sportivi possono richiedere licenza di deposito di munizioni per pistola fino al 1500 colpi e che ne possono trasportare fino  600 alla volta. Proprio non ne parlano!

Se questo è il prodotto dei famosi esperti balistici creati nei corsi dell’UITS, e destinati a diffondere il verbo fra i tiratori, andiamo proprio bene!
Ma non facevano più presto copiare pari pari la mia sintesi delle armi che, come chiunque può leggere, non è soggetta a copyright e può essere utilizzata da chiunque per fini non commerciali, senza che neppure debba chiedermi l’autorizzazione? Quando lo capiranno che non si diventa esperti con qualche conferenza, ammesso di trovare un conferenziere che sia un vero esperto?
Per ora non mi occupo della parte tecnica che proprio perfetta non è.

 


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