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Invenzioni varie: 1) Sferica - 2) Lethal - 3) Destructor - 4) Palla rigata - 5) Palla con concentratore - 6) Berntheisel-Luneville a frammenti 7) A frammenti - 8) Lavré a frammenti incatenati - 9) Treff di Mahrhold e Peterlongo - 10) Oberhammer - 11) A punta d’acciaio - 12) Kohler - 13) Palla cava M. F. (Dal Waffenlexikon di Lampel-Mahrhold ).
* * *
Dalle
lettere di chi mi chiede consigli balistici ho visto come vi sia ben poca chiarezza
di idee sull’uso di palle singole (in inglese slug). La maggior parte
poi non riesce a comprendere come mai queste palle siano così precise
nei bersagli di prova dei venditori e manchino invece il bersaglio sul campo.
Un proiettile per essere preciso deve essere stabilizzato. Nei fucili a canna
rigata la stabilizzazione si ottiene imprimendo al proiettile a forma allungata,
anche fino a 5 calibri, un rapido movimento rotatorio. Nei fucili a canna liscia
non è possibile imprimere al proiettile una sufficiente rotazione e si
deve ricorrere all’altro sistema consistente nell’ impennatura del proiettile
mediante alleggerimento della parte posteriore con una cavità alla base
oppure mediante il fissaggio di una borra alla base del proiettile, così
che (in entrambi i casi) il centro di gravità risulti spostato in avanti.
Possono anche essere aggiunte alette stabilizzatrici; queste comportano una
leggera perdita di precisione, ma consentono di usare proiettili molto più
lunghi (e quindi con maggior densità sezionale, come frecce e missili),
che conservano la stabilità anche in traiettorie molto curve e non richiedono
di essere sparati in canne rigate.
Il problema di costruire proiettili per fucili a canna liscia dotati di precisione
e di lesività, ha assillato centinaia di inventori che nell’ultimo secolo
hanno brevettato un incredibile numero di invenzioni, più o meno fantasiose.
Alla fine però si è visto che non ci si può discostare
dalla soluzione sopra vista e al momento le palle più affidabili sono
quelle che uniscono una palla in piombo ad una borra (talvolta sagomata per
aumentare l’effetto di impennatura), come avviene nella palla Brenneke e nella
palla Gualandi. La palla Blondeau, francese, assomiglia un po’ ad un grosso
diabolo.
Da sinistra: Palla Alfa,Brenneke Golden Slug, Brenneke (2), Blondeau (Da: B. Kneubuehl, Geschosse). Le alette elicoidali della Brenneke servono principalmente per facilitare la forzatura in canne strozzate, ma imprimono alla palla anche una rotazione di circa 20 giri al secondo. Il bordo tagliente anteriore dovrebbe assicurare un effetto wadcutter sulla pelle del selvatico, ma forse sarebbe stato preferibile favorire l’aspetto aerodinamico. Il peso della palla varia da 20 a 40 gr e la velocità iniziale è di circa 460 ms. Il modello più recente ha borra in plastica.
L’unica vera innovazione in materia di slug è rappresentata dalla palla munita di impennatura con alette inventata nel 1983 dal francese ing. Sauvestre (progettista anche del proiettile anticarro a freccia in uso nell’esercito francese) che usa un proiettile sottocalibrato, munito di sabot di plastica che si distacca a breve distanza dalla bocca dell’arma.
Palla Sauvestre. Il peso è di 26 gr e la velocità iniziale di 580 ms.
Il proiettile, molto allungato ed a punta cava, ha un diametro di soli 11,4 mm ed è formato da un nucleo duro rivestito di piombo; il corpo del proiettile presenta vistose scanalature anulari. Esso viene sparato con una velocità iniziale di circa 500 ms (580 ms nel 12 magnum che usa lo stesso proiettile di 26 grammi ) e a 100 metri ha ancora una velocità di 375 ms (430 per il magnum) con un’energia di 1850 J (2440 J per il magnum). A questa distanza un vento trasversale di 10 ms (cioè una forte brezza che muove cespugli ed alberelli) sposta una palla slug normale di ben 75 cm, la palla Sauvestre di 30 cm, un proiettile per carabina di una diecina di centimetri.
Traiettoria della palla Sauvestre con la caduta del
proiettile alle
varie distanze; il produttore indica un azzeramento ottimale a 107 metri,
il che consente di sparare fino a 120 metri
con uno scarto dalla traiettoria di +/- 5 cm.
Tutti questi proiettili, con peso da 24 a 39 grammi e velocità
iniziale di 450-580 ms, provati con appoggio e cannocchiale, forniscono rispettabilissime
rosate inferiori ai 5 cm di diametro a 50 metri di distanza. Il motivo per cui
invece i cacciatori hanno l’impressione di una scarsa precisione è duplice
ed è presto detto.
In primo luogo le doppiette non sono adatte per questo tipo di palle. Le armi
destinate a sparare a pallini sono azzerate per un tiro a 35 metri e le due
canne sono accoppiate in modo che le rispettive rosate si sovrappongano a tale
distanza; le canne sono, per così dire, strabiche, e convergono su un
punto ideale posto a 35 metri. Sparando a cinquanta metri di distanza accade
che la palla sparata con la canna di destra, colpisca parecchi centimetri a
sinistra del punto mirato e quella di sinistra parecchi centimetri verso destra,
con una differenza totale che fa apparire la rosata come disastrosa. Quindi
il problema non sta nel fatto che la palla non sia precisa, ma nel fatto che
il fucile non spara nel punto mirato. Ovviamente se il bersaglio è a
distanza maggiore, il difetto si aggrava proporzionalmente.
Questo difetto non si verifica per sovrapposti e per fucili ad una sola canna,
ma quasi sempre subentra il secondo difetto, quello dell’azzeramento, che fa
sparare molto più in alto (fino a 35 metri) o più in basso (oltre
i 40 metri) del punto mirato. I fucili a canna liscia sono azzerati per la distanza
di 35 metri in modo che il centro della rosata sia 10-15 cm al di sopra del
punto mirato, misura non adeguata per una palla che a quella distanza cade di
soli 5 cm circa. Per far sì di avere una traiettoria che non si discosti
dalla linea di mira più di 4 cm (sopra o sotto), l’arma dovrebbe essere
azzerata, usando palle Brenneke o Gualandi, alla distanza di 70 metri e, usando
palle Sauvestre, alla distanza di 100 metri.
Vediamo un esempio pratico con una palla tipo Gualandi o Brenneke del peso di
28 gr e una velocità iniziale di 500 ms., tenendo presente che i valori
di velocità iniziale indicati dai produttori sono sempre indicativi perché
la velocità effettiva varia poi a seconda del caricamento della cartuccia
e della lunghezza della canna.
Con azzeramento a 70 metri la traiettoria del proiettile sarà sopra la
linea di mira di 3 cm a 50 metri, a 90 metri sarà al di sotto di essa
di una diecina di cm, più che accettabili per una tale distanza, senza
cannocchiale.
Se invece l’arma fosse stata azzerata a 35 metri, il proiettile a 75 metri si
sarebbe già trovato più in basso del punto mirato di una diecina
di cm che, a 100 metri, sarebbero diventati una ventina.
La palla Sauvestre, più leggera e più aerodinamica, con velocità
iniziale di 580 ms, può essere azzerata a 107 metri così che a
120 metri lo scarto rispetto alla linea di mira è di soli 5 cm. Se essa
viene sparata con arma azzerata a 35 metri, lo scarto a 100 metri è di
circa 10 cm e a 75 m di circa 5 cm.
La conclusione è quindi che con fucile sovrapposto o semiautomatico a
canna liscia, che non sia stato azzerato opportunamente, si possono sparare
slug con sufficiente precisione purché il bersaglio non si trovi oltre
i 60 metri; il che vuol dire che queste armi vanno benissimo nella stragrande
maggioranza delle situazioni che si presentano nella caccia in battuta. La situazione
non cambia se invece di palle di peso inferiore ai 30 gr, si sparano cartucce
magnum con palla di circa 40 gr. Si guadagna in energia iniziale, ma la traiettoria
è più o meno la stessa.
Tutte le prove eseguite concordano nel ritenere pressoché equivalenti
le palle Brenneke, Gualandi e Blondeau; le palle Solengo e quelle con sabot
della Federal e Winchester sono risultate molto meno precise ( a 50 metri rosata
di 8-10 cm, contro i 4-5 cm delle precedenti). Dal che si ricava che nel fucile
a canna liscia il sabot è controproducente, salvo che nel caso della
Sauvestre con impennatura a freccia.
Palle Gualandi con borra in plastica fissata alla
palla.
La palla pesa gr 28,25 (cal. 12/70) e la velocità iniziale è attorno
ai 500 ms.
Vi sono in commercio anche fucili cal. 12 con
canna rigata, appositamente studiati per sparare palle slug. Senza dubbio essi
sono azzerati in modo adeguato ma, nel momento in cui si usa una canna rigata,
sorge però il problema se abbia senso di usare proiettili che hanno adottato
dei ripieghi per poter essere sparati in canne lisce, con tutti i difetti conseguenti.
Se la canna è rigata, vuol dire che essa è in grado di stabilizzare
un proiettile in forza del movimento rotatorio impressogli e perciò si
dovrebbe usare una palla a forma ogivale, capace di dare il meglio sotto il
profilo aerodinamico; il guaio è che una palla di piombo allungata in
calibro 12, avrebbe un peso eccessivo (già la semplice palla sferica
arriva a 37 grammi!), improponibile per pressioni, lentezza e rinculo; se si
cerca di risolvere il problema alleggerendo la palla, si ha un aumento della
velocità iniziale incompatibile con l'uso del piombo nudo che non reggerebbe
alla sollecitazione delle rigature. Sarebbe quindi necessario progettare un’apposita
palla sottocalibrata che, per quanto detto, non potrebbe essere che una palla
allungata, con sabot resistente alla rigatura. Il vantaggio ottenibile con una
simile palla non sarebbe eccezionale, ma comunque utile: l’arma potrebbe essere
azzerata sui 100 metri, e la forma aerodinamica ottimale consentirebbe di avere
una buona energia anche a tale distanza.
Per quanto ne so, al momento le palle per canne rigate disponibili sono:
- la palla Golden Slug della Brenneke che però è solo un
ripiego: è in piombo nudo, sia pure dorato, ha il profilo anteriore che
è ben poco aerodinamico e non può quindi sfruttare i vantaggi
della canna rigata.
Palla Remington Copper Solid
- La palla Remington Copper Solid in lega di rame con sabot che
però non è la più adatta per essere sparata in canne lisce
e non offre alcun vantaggio aerodinamico.
Nessuna delle due è perciò in grado di offrire consistenti vantaggi
rispetto al loro impiego nella canna liscia.
- Una recentissima produzione della Brenneke pare offrire qualche cosa di nuovo;
è la palla Super Sabot sottocalibrata (16 mm).La palla di 31,8 gr con sabot
di ottone dovrebbe espandersi fino a 25 mm e, sparata con canna rigata, dovrebbe
avere una rosata di 60 mm. a 100 metri.E' molto cara (4 Euro ogni cartuccia).
Si veda alla fine l'appendice con l'immagine
La palla Sauvesttre, come già detto, ha un'impennatura a freccia e non
deve essere sparata in una canna rigata che le imprime un dannoso effetto rotatorio.
Molti cacciatori sono assillati dal dubbio se la palla asciutta
sia dotata di sufficiente potere di arresto.
Se si considera che il fucile a canna liscia per la caccia al cinghiale o ad
altri animali aggressivi, viene scelto per la sua manegevolezza perché
quando occorre sparare nel bosco o con prontezza di riflessi, consente di sparare
al selvatico quasi "al volo", cosa impraticabile con una carabina
a canna rigata (non foss’altro perché manca l’allenamento ad imbracciarla
per un tiro istintivo) è chiaro che si può anche rinunziare ad
un po’ di potere d’arresto che, comunque è più che sufficiente.
Una palla asciutta perde in 50 metri di volo circa un quarto della sua velocità;
perciò la palla da 39 gr, con velocità iniziale di 460 ms, a 50
metri ha un’energia di circa 2300 Joule; la palla di circa 30 grammi a 50 metri
conserva una velocità di circa 340 ms e quindi un’energia di circa 1700
J. Alle normali distanze venatorie, con proiettili studiati per consentire la
massima cessione di energia al selvatico, si è quindi nell’ambito di
energia e velocità che, secondo gli studi compiuti, consentono di ferire
a morte un animale sui 50 kg di peso. A 100 metri la velocità si riduce
a circa sei decimi di quella iniziale e i valori sopra indicati diverrebbero,
rispettivamente, di circa 1500 e 1100 J, ampiamente al di sotto dei valori ottenibili
con una carabina, salvo che si usi la palla Sauvestre che, nel calibro 12 magnum,
è paragonabile al 7x64 o all’ 8x57, avendo un'energia di 3250 J a 50
metri e di 2440 J a 100 m..
E' appena il caso di rilevare che, in termini di penetrazione e di lesività
è preferibile il proiettile che ha la maggior densità sezionale
e quello che ha la maggior velocità all’impatto.
Da ciò risulta pure che è un nonsenso montare un cannocchiale
su di un fucile per palle asciutte: se si vuol sparare rapidamente e fino a
100 metri (distanza che il proiettile copre in un tempo di circa un terzo di
secondo, ragione per cui può accadere di dover sparare due o tre metri
avanti al cinghiale in corsa), il cannocchiale dà solo noia; se si vuole
sparare oltre i cento metri, mirando con calma, è preferibile usare una
carabina.
Le conclusioni di quanto esposto potrebbero essere le seguenti:
- se si spara d'imbracciata a distanze venatorie normali, entro una cinquantina
di metri, i vari tipi di palle si equivalgono, sul piano pratico, come energia
e precisione. Si distingue per densità sezionale ed energia la palla
Sauvestre;
- se si intende sparare a distanze superiori, fino a cento metri, l'arma va
azzerata opportunamente (il che non è possibile per le armi ora in uso)
oppure occorre abituarsi a calcolare istintivamente che il proiettile colpirà
fino ad una quindicina di centimetri più in basso;
- i fucili a canna rigata non dànno significativi vantaggi, salvo quello
di un miglior azzeramento, perché non esistono ancora soddisfacenti proiettili
studiati appositamente per essi; il vero vantaggio è quello … giuridico,
perché per i fucili semiatomatici in calibro 12 a canna rigata non vi
è limite di colpi (salvo particolari disposizioni contenute nel calendario
venatorio). Vi è però lo svantaggio di non poter impiegare cartucce
a pallini, stante il peggioramento della rosata.
Chi usa le palle slug si chiede spesso se esse possano causare
dei danni ad un fucile con canne strozzate. I dubbi non hanno molta ragion d’essere
perché tutte le palle in piombo in commercio sono state studiate proprio
per essere sparate anche da canne strozzate e quindi, salvo diversa indicazione
che il produttore è tenuto ad indicare sulla confezione, non vi sono
motivi per non usarle. Indubbiamente occorre però non esagerare perché
le cartucce slug provocano sollecitazioni anormali alla canne per il fatto che
il punto di massima pressione nella canna si sposta di una diecina di centimetri
in avanti, ove nei fucili normali la parete della canna già si assottiglia,
e per il fatto che la palla viene forzata nella strozzatura. Bisogna quindi
evitare di sparare queste munizioni in vecchi fucili della cui resistenza non
si sia ben sicuri.
Nell’uso delle palle asciutte occorre ricordare che esse vengono facilmente
destabilizzate e deviate da piccoli ramoscelli e che rimbalzano facilmente sul
terreno od alberi, rimanendo pericolose fin quasi ad un chilometro di distanza.
Valori medi di energia delle varie palle:
50 m |
100 m | ||
Brenneke, Gualandi, ecc. 30 gr. circa |
1500 J |
1100 J | |
Brenneke, Gualandi, ecc. 40 gr. circa |
2000 J |
1500 J | |
Sauvestre normale |
2500 J |
1850 J | |
Sauvestre magnum |
3220 J |
2450 J |
Ora qualche breve appunto sul tiro al cinghiale.
Il cinghiale è un selvatico che, per vari motivi di sicurezza propria
e dei cani, è meglio uccidere sul colpo piuttosto che ferire. Inoltre
è particolarmente resistente e resistente al dolore; quindi occorrono
calibri adeguati.
Il cinghiale ha un peso che va dai 60 ai 300 kg, anche se animali così
grossi si trovano ancora solo nell’est europeo; da noi si attestano attorno
ai valori minimi, ma bisogna prevedere la possibilità di incontrare animali
fra i 100-150 kg.
La distanza di tiro è sempre limitata e difficilmente si superano i 50
metri.
L’energia minima richiesta viene calcolata in 2000 joule, la quale viene
raggiunta da una buona palla slug o da un proiettile di carabina a canna rigata
di almeno 7 mm. Chi va in Romania a sparare a cinghiali di oltre 200 kg può
arrivare utilmente fino ad un calibro di 9 mm.
Nel cantone svizzero dello Jura si consente anche l’uso di pallettoni
di almeno 7 mm di diametro (due grammi di peso).
In Belgio la società Royal St-Hubert consiglia il fucile con palla slug.
Non occorre perciò una palla per lunghe gittate e con tiro teso, ma una
palla che provochi un forte effetto di choc.
La precisione dell’arma è secondaria perché nella caccia
al cinghiale è richiesto un tiro rapido che non dà il tempo di
una mira accurata: l’ideale è un’arma di rapida imbracciatura,
con una buona linea di mira, da usare con cariche e palle standard che sono
calcolate per dare un rinculo accettabile.
Di recente in Italia si vanno sviluppando mode assurde come l’impiego
di carabine che usano munizioni per arma corta. Sono munizioni del tutto inadeguate
con energia fra i 1000-1500 Joule, a meno di ricorrere a cariche esasperate
ben poco giustificabili.
Appendice
Aggiungo alcuni dati ricavati dalla rivista Visier, maggio 2002.
Ecco una immagine che rappresenta le palle più diffuse in Europa
Nell'ordine: Aguilla Practical - Brenneke RubinSabot - Brenneke
SuperSabot - Brenneke K.O. - Cooppal Stream - Diana Akah - Federal Premium Sabot
Slug - Federal Classic Slug - Geco Competition Slug con palla Brenneke K.O.
Da segnalare tra le novità la cartuccia RubinSabot della Brenneke con una palla
con impennatura in plastica che ricorda più o meno la Brenneke K.O. La palla
pesa 28 gr. ed ha una velocità iniziale di 510 ms (J. 3641) che scende a 410
ms a 50 metri (J. 2285) ed a 334 ms a 100 metri (J. 1562).
Più innovativa la palla SuperSabot la quale ha il suo limite nel fatto che,
non avendo impennatura, deve essere sparata da canne rigate in modo da essere
stabilizzata. La palla pesa 31,8 gr e i valori di velocità ed energia sono 465
ms (J. 3438) alla bocca, 374 ms (J. 2220) a 50 m. e 317 ms (J. 1598) a 100 metri.
La palla ha il diametro di 16 mm. ed è all'esterno di una lega di ottone con
un nocciolo composito, come si vede nella immagine qui sotto; la parte esterma
si deforma a fungo all'impatto con un notevole e rapido trasferimento di energia.
La rosata di 5 colpi a 100 metri è risultata inferiore a 7 cm di diametro.
email - Edoardo Mori |
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